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“Se l’intento del presidente Trump andrà in porto, sarà la pietra tombale per il settore ovino della Sardegna così come lo abbiamo conosciuto fin qui”.
A dirlo è il deputato del M5S Pino Cabras, che ha commentato l’ipotesi avanzata nei giorni scorsi dalla Casa Bianca di imporre pesantissimi dazi a prodotti e merci provenienti dai paesi dell’Unione Europea, tra cui il Pecorino Romano esportato negli Stati Uniti dall’isola.
“Aprirsi a nuove produzioni e nuovi mercati che non siano il solito Pecorino Romano, il formaggio più dollaro dipendente del mondo, – ha aggiunto Cabras – rischia di diventare a questo punto non più un'opportunità, ma una necessità vitale. Più in generale, saremo soggetti a molti scossoni economici e finanziari, ed è arrivato il momento di guardare alle nostre convenienze”.
Secondo il deputato pentastellato ad avere provocato la reazione Usa è stata la scelta del governo francese di vendere trecento Airbus alla Cina, colpendo in questo modo gli interessi della statunitense Boeing. “Ma la decisione francese è arrivata al di fuori di ogni accordo preso all’interno dell’Unione Europea, a differenza del memorandum d'intesa Italia-Cina che invece è identico a quello firmato da altri paesi”.
“Ovunque in Europa la prospettiva di nuovi dazi per i prodotti europei è preoccupante – conclude Cabras -. Ma deve essere un segnale fortissimo per l’economia sarda affinché trovi in tempi rapidi nuovi mercati per il nostro formaggio”.