La possibile decadenza della presidente della Sardegna, Alessandra Todde, e lo scioglimento dell’intero Consiglio regionale sono al centro di una battaglia legale.

Per i consiglieri del M5S e del PD, la sproporzione tra gli addebiti e le conseguenze è evidente. “La decisione del collegio avrebbe conseguenze su tutti i componenti dell’Assemblea – afferma Michele Ciusa (M5S) – dunque andrebbe a ledere anche un nostro diritto”.

I ricorsi dei partiti, tra cui Uniti per Todde e Avs, sostengono il conflitto di attribuzione sollevato dalla presidente contro le norme sulle spese elettorali. “Non c’è proporzione tra contestazioni avanzate e conseguenze, non c’è rispetto del voto elettorale” ribadisce Antonio Spano (PD).

Sul fronte opposto, il collegio di garanzia, rappresentato dal giurista Riccardo Fercia e dalla segretaria Daniela Montoni, difende l’ordinanza insieme a un cittadino privato, Salvatore Corrias.