Il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro per gli affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli, ha deliberato di resistere nel giudizio per conflitto di attribuzione proposto dalla Regione Sardegna contro lo Stato. La causa riguarda l'annullamento dell'ordinanza-ingiunzione del 20 dicembre 2024, che ha decretato la decadenza di Alessandra Todde dalla carica di Presidente della Regione Sardegna. "Il Consiglio dei ministri ha deliberato di resistere nel giudizio per conflitto di attribuzione proposto, ai sensi dell'articolo 134 della Costituzione", si legge nel comunicato finale del Cdm. La controversia coinvolge anche il Collegio regionale di garanzia elettorale presso la Corte d'appello di Cagliari e il Ministero della Giustizia.

Impugnazione della legge regionale in materia di assistenza primaria

Il Consiglio dei ministri ha inoltre esaminato e deliberato di impugnare la legge della Regione Sardegna del 31 gennaio 2025, riguardante "Modifiche all'articolo 1 della legge regionale n. 5 del 2023 in materia di assistenza primaria". Secondo Palazzo Chigi, alcune disposizioni di questa legge eccedono le competenze statutarie e violano la normativa statale, in particolare l'articolo 117, secondo comma, lettera l), della Costituzione. "Eccedendo dalle competenze statutarie e ponendosi in contrasto con la normativa statale, violano l'articolo 117, secondo comma, lettera l), della Costituzione", si legge nel comunicato di Palazzo Chigi al termine della riunione.