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La questione della decadenza della presidente della Regione Sardegna Alessandra Todde sarà al centro della prossima seduta del Consiglio regionale, prevista per martedì 18 febbraio. Sul tavolo la mozione sul conflitto di attribuzione Stato-Regione, legata alla pronuncia del Collegio elettorale della Corte d’Appello di Cagliari, che ha disposto la decadenza della governatrice.
La mozione e il ricorso alla Corte Costituzionale
Il documento, attualmente in fase di predisposizione da parte degli uffici, sarà firmato da tutti i capigruppo di maggioranza e affronterà il nodo dell’applicabilità della legge 515 del 1993 in Sardegna. Proprio questa normativa è stata richiamata dal collegio di garanzia elettorale per le contestazioni mosse alla presidente sul rendiconto delle spese elettorali della campagna per le elezioni regionali del febbraio 2024.
La mozione conterrà un impegno formale per la Giunta, che sarà chiamata a proporre un ricorso alla Corte Costituzionale per sollevare un conflitto di attribuzioni con lo Stato. Questo ricorso dovrà essere presentato entro 60 giorni dalla notifica dell’atto considerato lesivo.
Le altre vie legali e l’udienza di marzo
Parallelamente a questa azione, la presidente Alessandra Todde ha già avviato, con i suoi legali, un percorso di opposizione davanti al tribunale civile. L’udienza è stata fissata per il 20 marzo e in quella sede verrà discussa sia la sanzione economica di 40mila euro imposta dal collegio elettorale, sia il provvedimento di decadenza dalla carica.
La situazione politica resta dunque tesa e in continua evoluzione, con il Consiglio regionale e la Giunta impegnati a definire la strategia istituzionale per tutelare la legittimità della presidenza Todde.