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"In queste ore il sindaco di Arzachena Roberto Ragnedda è oggetto di attacchi tanto virulenti quanto immotivati. Dopo Briatore altri esponenti politici regionali e nazionali - che non cito per carità di patria - lo stanno attaccando in maniera sconsiderata". Sono le parole di Emiliano Deiana, presidente di Anci Sardegna, che prosegue: "Roberto non ha bisogno delle mie difese, ma sappia che noi siamo al suo fianco".
"Conosco l’impegno di ogni Sindaca e Sindaco sardo in questi mesi di lockdown da pandemia - una situazione mai vissuta nella Storia della Repubblica - e nelle settimane difficili della ripresa. Conosco l’impegno e l’equilibrio - oltre al poco che racconta la stampa - di Roberto Ragnedda in particolare anche con scelte coraggiose che magari non sono mai uscite all’esterno, dalle stanze del suo comune. Sarebbe importante che altre istituzioni che magari fondano la propria sopravvivenza sulla propaganda e non sulle cose concrete da fare la smettessero di attaccare in maniera ignominiosa un sindaco eletto direttamente dai propri cittadini e che si sta barcamenando nel governare una comunità importante senza il supporto né dello Stato né della propria Regione".
"Uomini come Roberto andrebbero ringraziati ogni giorno per il lavoro che fanno compresa l’ordinanza che tutela la salute pubblica di tutti: sardi e continentali. Anche quelli che per decenni ci hanno offeso in maniera gratuita e venata di un razzismo che malcelatamente si vuole negare ma che riaffiora seguendo le orme del “censo”, della ricchezza ostentata. Per fortuna in Sardegna abbiamo sindaci così. Con la schiena dritta e che difendono la Repubblica con disciplina e onore. Quella Repubblica che gestioni politiche e amministrative inqualificabili, in parti ben definite della Penisola italiana, hanno minato costringendo noi tutti a un lungo lockdown, le nostre imprese, i nostri lavoratori che oggi, fintamente, vogliono far credere di tutelare".
E conclude: "Sappiamo bene che i sardi sono dalla parte di Roberto e non dalla parte di coloro che lo attaccano per aver tutelato la salute di tutti".