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È stata la candidata consigliera più votata in assoluto alle elezioni regionali di febbraio con oltre 8mila voti nella circoscrizione di Sassari. Un bottino che le è valso il soprannome di "miss preferenza". Ma il consenso Desirè Manca lo ha coltivato negli anni lavorando nei territori e raccogliendo con pazienza le istanze degli elettori fin da quando era una semplice attivista del Movimento 5 Stelle (qui l'intervista all'indomani delle elezioni).
CHI È. Sassarese, classe 1973, dopo aver conseguito il diploma in ragioneria lavora come addetta di primo soccorso aziendale e responsabile per la sicurezza tra la Sardegna e la penisola. Poi una serie di esperienze come impiegata e direttrice tecnica in diverse aziende di Sassari prima dell'incontro col movimento fondato da Beppe Grillo.
SASSARI. Alle elezioni amministrative del 2014 la prima esperienza politica: viene eletta consigliera comunale a Sassari, dove era candidata a sostegno del candidato sindaco pentastellato Maurilio Murru. A vincere le elezioni sarà la coalizione di centrosinistra col candidato Gianfranco Ganau, ma Desirè Manca verrà nominata vicepresidente della massima assemblea cittadina.
REGIONE. Nel febbraio del 2019 gli elettori sardi sono chiamati alle urne per il rinnovo del Consiglio regionale. Manca scende in campo a sostegno del candidato governatore del M5s Francesco Desogus, che si ferma all'11,2% delle preferenze. La vittoria andrà al centrodestra con Christian Solinas presidente ma, con oltre 2.700 preferenze ottenute, Desirè Manca strappa il pass per volare a Cagliari e fa il suo esordio in Regione per un quinquennio all'opposizione.
Poi la grande affermazione del 2024, col risultato straordinario delle ottomila preferenze che l'ha proiettata di diritto fin da subito fra i nomi certi per un incarico importante. La governatrice Alessandra Todde, che stamattina ha ufficializzato i nomi del nuovo Esecutivo, ha affidato all'esponente pentastellata la delega al Lavoro, una delle più scottanti e complesse in Sardegna.
Desirè Manca troverà sul tavolo numerosissime istanze, alcune di lungo corso, che nei prossimi anni dovrà provare a risolvere e portare a compimento trovando la chiave per risanare un settore, quello occupazionale, che in Sardegna è storicamente drammatico.