Nel giorno della verità sul futuro del Governo Draghi, con Lega e M5s attesi per le consultazioni in mattinata, Alessandro Di Battista non è disposto a scendere a compromessi e rilancia la sua linea "oltranzista".

"Se fossi in Parlamento non darei la fiducia al Presidente Draghi - scrive su Facebook il "dissidente" del M5s -. Non la darei in virtù di scelte, propriamente politiche, che il Professor Draghi ha preso in passato da Direttore generale del Tesoro (privatizzazioni, svendita patrimonio industriale pubblico italiano, contratti derivati) e da Governatore di Banca d'Italia, quando diede l'OK all'acquisto di Antonveneta da parte di MPS ad un valore folle di mercato. Tuttavia il punto non è neppure lui. Io non potrò mai avallare un'accozzaglia al governo che potrebbe andare da LEU alla Lega. Tutti dentro perché nessuno ha intenzione di fare opposizione. Oltretutto in democrazia l'opposizione serve, è necessaria. Invece nulla".

"Ci saranno ministri politici nel governo Draghi? Non ne ho idea. Fossi in lui non accetterei nessuno ma vedo che diversi partiti già avanzano richieste. Per quanto mi riguarda io non posso accettare "un assembramento parlamentare" così pericoloso. Non lo posso accettare perché la stragrande maggioranza delle forze politiche che si stanno inchinando al tredicesimo apostolo non rappresenta le mie idee".

"Ognuno è fatto come è fatto d'altro canto. In queste ore qualcuno mi ha scritto “sei troppo radicale. In politica occorre anche cambiare opinione e plasmarsi sulle situazioni cambiate”. Sarà anche vero. Ma io non ce la faccio. Io non sosterrò mai un governo sostenuto da Forza Italia".