Franco Sabatini non è più vicesegretario del Pd sardo. L'ex consigliere regionale si è dimesso per divergenze su una serie di posizioni assunte in questi ultimi mesi dal segretario Emanuele Cani, in particolare per quanto riguarda i rapporti con la segreteria nazionale. Sabatini contesta all'ex deputato di essere stato troppo morbido in almeno due occasioni: le elezioni europee di maggio e la nomina dei sottosegretari da parte del governo Conte bis. Nel primo caso non ha condiviso il "profilo basso" mantenuto in seguito alla mancata elezione di Andrea Soddu.

Dopo il voto che ha lasciato la Sardegna senza rappresentanti in Europa, il segretario nazionale Nicola Zingaretti non ha chiesto a Pietro Bartolo, candidato nelle Isole ma anche nel centro Italia, di optare per il secondo collegio, così da consentire al sindaco di Nuoro di entrare in Europarlamento. A quanto pare esisteva anche un accordo: l'impegno di Roma ad aiutare Soddu qualora avesse ottenuto un ottimo risultato. Che poi è arrivato, ma il segretario nazionale ha preferito dare una possibilità al primo dei non eletti in centro Italia, l'attuale ministro dell'Economia Roberto Gualtieri.

Quanto ai sottosegretari, la segreteria regionale non è stata consultata, e anche in questo caso, secondo Sabatini, Cani avrebbe dovuto puntare di più i piedi. Poi c'è il fronte dei rapporti col gruppo in Consiglio regionale. L'idea dell'ex presidente della commissione Bilancio era quella di essere più presenti, di lavorare assieme agli otto consiglieri. Ma anche in questo caso è rimasto inascoltato. Di tutto questo si parlerà probabilmente sabato 9 novembre alle 10.30 a Su Baione (Abbasanta), in occasione dell'Assemblea regionale del partito. All'ordine del giorno, la situazione politica attuale e l'avvio della fase congressuale.