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Il ritorno delle elezioni per il Quirinale mette nuovamente in moto una macchina organizzativa caratterizzata da riti peculiari e stringenti protocolli, ma anche locuzioni e parole caratteristiche che nei prossimi giorni torneremo a sentire. Si ripeteranno insistenti fra talk show e telegiornali e, forse, qualcuna, potrebbe risultare incomprensibile. Ecco allora un breve dizionario che ripercorre i termini chiave che accompagneranno l'elezione del prossimo presidente della Repubblica.
BUVETTE. E' il bar che si trova dentro l'Aula di Montecitorio e dove, nei giorni dell'elezione del Capo dello Stato più che mai, l'odore del caffè e dei panini accompagna consultazioni, confronti, accordi e strategie.
CATAFALCHI. Le cabine elettorali dove i grandi elettori entrano per votare al riparo da occhi "indiscreti". Furono introdotte nel 1992, quando venne eletto al Quirinale Oscar Luigi Scalfaro.
CHIAMA. E' l'appello nel corso del quale si chiamano al voto uno per uno i grandi elettori. Dopo la prima chiama, ne è prevista una seconda per gli assenti.
COLLE. E' il termine usato per indicare il Quirinale, uno dei sette colli di Roma e nello specifico quello sul quale sorge l'attuale residenza del presidente della Repubblica.
FRANCHI TIRATORI. Sono i parlamentari che non rispettano le indicazioni dei rispettivi vertici di partito votando per conto proprio, magari dopo essersi accordati sottobanco con leader avversari. In 101 dai banchi del Pd, nel 2013, silurarono il candidato dem Romano Prodi.
GRANDI ELETTORI. Sono gli elettori chiamati a individuare il nuovo presidente della Repubblica. Non solo i deputati e senatori in carica, ma anche 58 delegati locali, tre per Regione ad eccezione della Valle d'Aosta che ne esprimerà uno solo. Per la Sardegna voteranno il presidente della Regione Christian Solinas, il presidente del Consiglio regionale Michele Pais e il leader dell'opposizione Gianfranco Ganau.
INSALATIERA. E' l'ironico nome affibbiato all'urna nella quale vengono deposte le schede. E' così chiamata per la somiglianza con un cesto nel quale raccogliere le verdure, essendo realizzata con vimini e nastri di raso verde.
KINGMAKER. E' il leader politico che, per prestigio personale, equilibri del momento e abilità nel tessere punti di incontro con i vari partiti, riesce a creare il consenso necessario attorno a una figura in particolare facendola eleggere al Quirinale.
PAPABILE. Aggettivo mutuato dal Conclave per l'elezione del Papa, dove papabile è il cardinale favorito. Così, papabili, sono i nomi di chi secondo le previsioni potrebbe essere il prossimo presidente della Repubblica.
QUORUM. Il numero di voti necessari per eleggere il presidente della Repubblica. Nelle prime tre votazioni serve il quorum dei 2/3 dei membri dell'Assemblea. Dal quarto scrutinio, invece, è sufficiente la maggioranza assoluta dei grandi elettori.
SPOGLIO. Avviene dopo che tutti hanno votato, quando il presidente della Camera conta e verifica i voti espressi leggendoli ad alta voce.
TRANSATLANTICO. E' il corridoio di Montecitorio dove i grandi elettori trascorreranno la maggior parte del loro tempo incontrandosi e discutendo per trovare un accordo sul nome del nuovo Capo dello Stato.