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Dopo l'ennesima infrazione alla guida della sua auto avrebbe deciso di portare la questione sino in Parlamento, presentando un'interrogazione. E' stata beccata dall'autovelox mentre sfrecciava a 90 chilometri orari sulla strada principale di Pai, frazione di Torre del Benaco, dove il limite di velocità è di 50 chilometri.
Alessia Ambrosi, 41ennea veronese di Negrar, già consigliere provinciale della Lega e oggi deputata di Fratelli d’Italia, giustifica quanto accaduto spiegando che aveva fretta "perché in campagna elettorale". Il primo cittadino di Torre del Benaco ribatte alle insinuazioni della deputata secondo cui gli autovelox non sarebbero omologati.
"L’autovelox è regolarissimo, c’è la documentazione che lo dimostra e la porteremo in Procura. Il problema è che si continua a correre sulla Gardesana - commenta il sindaco -. In Comune è arrivata anche la deputata di Fratelli d’Italia che ha portato il caso fino in Parlamento, dicendomi che lei a Pai ha preso sette verbali, ma non ha poi spiegato che quattro di questi erano perché aveva raggiunto una velocità di 90 all’ora, a cui sono seguiti 3 punti decurtati dalla patente, oltre alla somma delle contravvenzioni. Ha giustificato la velocità dicendo che era in campagna elettorale e doveva correre".
"Anch’io ho preso 9 multe all’autovelox di Punta San Vigilio - aggiunge ironico l'amministratore -, nel Comune confinante al mio, ma non ho certo pensato di ricorrere. Mi sono solo dato del pirla".
"L’autovelox di Pai sta penalizzando fortemente i residenti dei comuni limitrofi - si legge nell'interrogazione presentata -, per la maggior parte lavoratori pendolari, che percorrono quotidianamente la Gardesana. Quella strada non possiede i requisiti previsti dalla vigente normativa, considerato che l’installazione degli autovelox fissi è consentita soltanto lungo le cosiddette ‘strade a scorrimento’, ovvero carreggiate indipendenti o separate da spartitraffico. Gli autovelox fissi possono essere autorizzati dalla Prefettura esclusivamente a seguito di un sopralluogo e soltanto previa dimostrazione che la strada sia effettivamente considerata pericolosa per l’incolumità degli automobilisti".
In attesa che rispondano i ministri dell’Interno, delle Imprese e made in Italy e delle infrastrutture e trasporti, a cui l'interrogazione è rivolta, ha replicato il prefetto di Verona, Donato Cafagna: "La polizia stradale ha confermato in un rapporto che non esistono problematiche relative all’omologazione. I sindaci devono fare squadra a tutela della vita degli utenti della Gardesana, che è la strada con la più alta pericolosità e incidentalità, soprattutto per gli utenti fragili, quali ciclisti, motociclisti e pedoni".