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“La Ferrovia fossile a scartamento ridotto che collega Nuoro a Macomer è retaggio del Regio Ministero De Pretis, anno 1898 circa. Ė stato l'ultimo tratto ad entrare in funzione, sarà l'ultimo ad uscire di scena visto che ancor oggi è l'unica infrastruttura di mobilità esistente a disposizione di tutta la provincia di Nuoro. Il Capoluogo nuorese è l'unico in Italia cui è precluso il collegamento alle Ferrovie dello Stato RFI, una Provincia condannata all'isolamento da 124 anni”.
Inizia così la lettera che il capogruppo del Psd'Az in consiglio regionale, Franco Mula, ha inviato a tutti i parlamentari sardi di tutte le forze politiche.
“Il vecchio treno, che viaggia su binari ferroviari di dimensione inferiore allo standard attuale, non supera i 40 chilometri orari in velocità di crociera - continua Mula -. La sua stessa gestione è un palliativo in mano ad una società controllata Regionale, l'Arst, che si occupa di traporti su gomma. Decine di Comuni che gravitano intorno all'infrastruttura sono di fatto senza servizio: ciò comporta degrado e danni incolmabili impedendo spostamenti rapidi a studenti, lavoratori e persone pendolari della sanità, che già subiscono il disagio sul disagio”.
Il consigliere regionale del Psd'Az spiega che “il PNNR è l'ultima nostra speranza affinché la situazione conosca una soluzione giusta e definitiva. Infatti, la Regione Sardegna ha inviato in data 27 aprile del 2021, una scheda dettagliata per l'inclusione di un progetto per la realizzazione di una nuova tratta Ferroviaria Nazionale in cui già si impegna a cedere i 50 chilometri della Nuoro – Macomer a RFI: condizione necessaria ad ottenere esito positivo sulla richiesta di riqualificazione dell'intera infrastruttura. Ha inoltre stanziato e destinato un fondo di un milione per la realizzazione del piano di fattibilità e del calcolo dei “costi-benefici” a cura di RFI ma, la stessa missione n. 3, infrastrutture per la mobilità sostenibile del PNRR, recita che “è mirata ad investimenti con particolare attenzione ai territori meno collegati e volti a colmare il divario non solo tra il nord e il sud del Paese ma anche tra aree interne urbane e rurali per favorire la coesione sociale e la convergenza economica tra queste al fine di uniformare la qualità dei servizi di trasporto sostenibile su tutto il territorio nazionale”.
“Va da sé – sottolinea l’onorevole Franco Mula - che una deroga sul calcolo costi-benefici è da ritenersi cogente rispetto alle stesse direttive della già citata missione 3 del Pnrr. Il tratto di strada ferrata di 50 chilometri a scartamento ridotto tra Nuoro e Macomer è facilmente convertibile allo scartamento ordinario di RFI con una spesa ragionevole di circa 114 milioni in quanto esiste già il letto di sedime su cui operare l'adeguamento. A seguito dell'intervento i treni che potranno viaggiare sul nuovo tratto saranno quelli a media velocità di crociera di 150 chilometri orari. La scheda presentata dalla Regione Sardegna al Governo riguarda però non solo l'adeguamento del primo tratto di cui abbiamo appena parlato, bensì anche la realizzazione di una maggiore infrastruttura dorsale orientale capace di collegare la città di Nuoro a quella di Olbia e poi alla già esistente dorsale Regionale Sarda di Ferrovie dello Stato: si avrebbe finalmente una rete totalmente collegata ai Porti, agli aeroporti e ai capoluoghi di tutte le Province sarde. Insomma, una rete di viabilità su rotaia degna di un Paese moderno”.
“Io e l'intero Gruppo Consiliare del Partito Sardo D'Azione – precisa Mula - abbiamo anche di recente avviato una interlocuzione con RFI al fine di poter illustrare meglio la necessità della realizzazione di questa opera e al tempo stesso chiedere sostegno e aiuto, ma la nostra azione e le nostre mozioni a favore di questa annosa vicenda partono da ben prima, dal 14 luglio del 2020 in cui una nostra mozione in Consiglio Regionale è stata accolta all'unanimità da tutte le forze politiche. Abbiamo poi ripreso a fare pressing sull'argomento verso il Governo italiano con un'altra mozione nel dicembre 2021. Ultimamente, il 29 marzo 2022, il Presidente del Comitato spontaneo Trenitalia Nuorese, l'Avvocato Claudio Solinas, è stato udito in Commissione al Senato.
“Ė con grande fiducia, certo di poter contare sul vostro più sincero sostegno, che vi chiedo di sostenerci in questo momento per vederci riconosciuto un diritto che urla giustizia. Mi rivolgo a tutti voi - scrive Mula nella lettere indirizzata ai parlamentari sardi - e alla vostra sensibilità ricordandovi che questa è una battaglia comune ad ogni sardo al di là del colore politico, al di là della appartenenza territoriale perché si tratta del progresso della nostra Regione nella sua interezza”.