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Dichiarazione del Prof Mario Draghi al termine del colloqui con il Presidente Sergio Mattarella,al Quirinale (foto di Francesco Ammendola - Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)
"La situazione economica europea e italiana è in forte miglioramento. Ma "permangono alcuni rischi. Il primo è proprio la situazione epidemiologica del Covid. Sebbene in forte miglioramento, questa deve essere monitorata con attenzione. In particolare, dobbiamo tenere sotto controllo l’emergere e il diffondersi di nuove e pericolose varianti, che possono rallentare il programma di riaperture e frenare consumi e investimenti". Così il premier Mario Draghi, intervenendo alla Camera per le comunicazioni in vista del Consiglio europeo in programma il 24 e 25 giugno.
"Secondo le proiezioni della Commissione europea - sostiene il premier - nel 2021 e nel 2022 l’Italia crescerà rispettivamente del 4,2% e del 4,4%, come l’Ue nel suo complesso. Molti degli indicatori che abbiamo a disposizione ci indicano che la ripresa sarà ancora più sostenuta".
VACCINI COVID - "Per quanto riguarda la pandemia, rispetto alle mie comunicazioni alle Camere del 24 marzo, il quadro epidemiologico in Italia e in generale in Europa è molto migliorato. La scorsa settimana in tutta l’Ue abbiamo registrato circa 90 mila casi e ci sono stati 2.600 decessi dovuti al Covid-19. Due mesi fa, i casi erano circa un milione a settimana e i decessi settimanali erano sei volte quelli attuali. Questo miglioramento è merito della campagna vaccinale che procede in modo spedito. A metà aprile in Italia solo un adulto su quattro aveva ricevuto almeno una dose e appena uno su dieci aveva completato il ciclo vaccinale. Ad oggi, nell’Unione europea più di metà della popolazione adulta ha ricevuto almeno una dose di vaccino. In Italia la quota è quasi del 60% e circa il 30% della popolazione adulta ha completato l’intero ciclo di vaccinazione", ha affermato Dragh.
"I rischi legati alle varianti, e in particolare alla cosiddetta 'variante Delta', ci impongono -ha puntualizzato il premier- di procedere nella campagna vaccinale con la massima intensità. Dobbiamo inoltre continuare a concentrarci sui soggetti più fragili, come i più anziani, che sono maggiormente a rischio di morte o di ospedalizzazione, non ci devono essere distrazioni.
Quindici casi di variante Delta a Sassari. La conferma arriva dall'azienda ospedaliera universitaria (Aou) della città sarda. "Confermata a Sassari la presenza di 15 casi di variante Delta, nei 15 tamponi sospetti che, nei giorni scorsi, avevano mostrato una reazione diversa da quella tipica della variante inglese. Il laboratorio di Microbiologia e virologia diretto da Salvatore Rubino, per questo motivo, aveva deciso di sottoporli a sequenziamento per una loro identificazione", riferisce in una nota sottolineando che delle positività riscontrate "14 sono legate a un unico cluster mentre una è riferita a un paziente arrivato dall'estero".
"Dopo un esame di pre-screening su tre tamponi, inoltre, il laboratorio - continua la nota - ha registrato una positività al Covid fortemente sospetta per la variante brasiliana. Per questo motivo è stata avviata l’attività di sequenziamento. Ieri, infine, l’azienda ospedaliera universitaria di Sassari con il laboratorio di Microbiologia e virologia ha partecipato alla giornata di 'sorveglianza nazionale' che è stata indetta mensilmente dall'Istituto superiore di Sanità per valutare l'incidenza delle varianti in tutto il territorio".
GREEN PASS - "Per quanto riguarda il pass italiano, il 17 giugno -ha ricordato Draghi- è stato firmato il Dpcm che definisce le modalità di rilascio. È quindi operativa in Italia la piattaforma informatica di rilascio della certificazione, che facilita la partecipazione ad alcune tipologie di eventi e gli spostamenti tra regioni, in caso di peggioramento del quadro epidemiologico". "Dal primo luglio, la certificazione sarà valida anche come certificato verde europeo, per poter viaggiare da e per i Paesi dell’Ue e dell’area Schengen. Intanto, consentiamo già, alle stesse condizioni di certificazione, l’ingresso in Italia dei turisti provenienti dalle stesse aree, dagli Stati Uniti, dal Canada e dal Giappone. Vogliamo permettere loro di venire in sicurezza in Italia, per aiutare i nostri albergatori e ristoratori a ripartire dopo un anno e mezzo di difficoltà", ha concluso il presidente del Consiglio. "L’Italia, come tanti altri Paesi, si è trovata impreparata all’arrivo del Covid-19. Non possiamo permettere che questo accada di nuovo. La Dichiarazione di Roma, approvata anch’essa al Global Health Summit, fornisce un’ottima base per una maggiore cooperazione e solidarietà internazionale in futuro". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Draghi, nelle comunicazioni alla Camera in vista del prossimo Consiglio europeo, in agenda domani e venerdì.