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Si profila la fumata nera per la prima votazione per l’elezione dei presidenti di Camera e Senato. I gruppi parlamentari, infatti, hanno fatto sapere separatamente che voteranno scheda bianca, dopo il fallimento del vertice di giovedì sera.
A confermarlo sono per primi sono stati i pentastellati: M5S voterà scheda bianca alla prima votazione sia alla Camera sia al Senato. "Non scendiamo a compromessi a ribasso e non accetteremo ricatti - spiega il capogruppo al Senato Danilo Toninelli -. Non riabilitiamo Silvio Berlusconi". La deputata Carla Ruocco, invece, ricorda che "Roberto Fico alla Camera resta un punto di riferimento importante".
Ettore Rosato (Pd), ha confermato che anche i dem voteranno scheda bianca al primo scrutinio. "C'è una situazione di impasse conclamata, determinata da M5s e centrodestra - così il reggente Pd Maurizio Martina -. Il metodo di lavoro usato fin qui è chiaramente insufficiente. Nessuno si assume la responsabilità piena e invece giocano sui tatticismi, così il groviglio anziché districarsi si complica".
Stessa linea fra i parlamentari di Forza Italia con il senatore Maurizio Gasparri che spiega che sabato sarà la giornata decisiva: "Se non è possibile trovare convergenze sull'elezione del presidente del Senato chi ha i numeri vedrà quello che può fare". Stessa decisione anche fra le fila di Liberi e uguali.