In caso di vittoria senza una maggioranza ci sarebbe ancora spazio per governi di larghe intese? ''Il problema non si porrà perché avremo una maggioranza ampia'', taglia corto Silvio Berlusconi, intervistato da 'La Sicilia'. Il ''governo delle larghe intese - ricorda il Cav - è stato voluto da me per primo, ma appartiene a una stagione politica finita''. L'ex premier avverte poi gli alleati: ''Il ruolo di FI è determinante perché dal punto di vista numerico, ma anche da quello politico; senza di noi non potrebbe esistere un esecutivo di centrodestra''.

"Nella coalizione siamo partiti diversi, con storie politiche diverse e linguaggi diversi, ma questo tipo di diversità è una ricchezza, perché il rapporto tra noi è sempre leale e sincero - sottolinea -, che lega dei veri combattenti che da tanti anni si battono insieme per il loro paese, per garantire a tutti gli italiani la democrazia e la sicurezza".

Sul Fisco: "Cari amici, voi conoscete i nostri progetti per far ripartire l'Italia", ribadisce Berlusconi. "I progetti per la lotta all'oppressione fiscale con la flat tax al 23% e la totale esenzione per tutti i redditi sino a 13mila euro per la lotta all'oppressione burocratica con l'abolizione del regime delle autorizzazioni preventive, la lotta all'oppressione giudiziaria, con un tetto di un anno alla durata dei processi, come in Europa, la separazione delle carriere e l'inappellabilità delle sentenze di assoluzione".

Caro energia: "Per affrontare crisi energetica e contro rincaro bollette 'stiamo chiedendo al governo un intervento immediato per sterilizzare gli aumenti, un decreto che non può più aspettare neanche un giorno", conclude.