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"Se perderemo le elezioni faremo opposizione, non mi spaventa se lo dovremo fare per l’intera legislatura, e non ci sarà nessuna sirena che ci richiamerà al governo". Così il leader del Pd, Enrico Letta, al festival della tv di Dogliani risponde alle domande in vista delle elezioni 2022 del 25 settembre.
"Le ultime due settimane di campagna elettorale le faremo a bordo di un bus elettrico. E’ una sfida che va oltre l’impossibile ma è da un lato un modo per dimostrare il nostro impegno per l’ambiente e dall’altro per denunciare l’arretratezza del nostro Paese sul tema. La scelta di lottare contro il cambiamento climatico non può essere l’ultima priorità ma una delle principali", aggiunge Letta.
Energia e bollette monopolizzano il dibattito politico. "La settimana che si apre sarà una settimana decisiva perché sia a livello europeo sia a livello nazionale la soluzione venga trovata", dice Letta convinto che "la campagna elettorale sarà determinata anche dalle soluzioni che si daranno alla questione del prezzo dell’energia che è il modo con il quale Putin sostanzialmente sta influendo e entrando dentro la campagna elettorale e dentro la politica europea purtroppo a piedi giunti e a gamba tesa".
"In questo momento credo - prosegue - ci sia un unico grande tema, come abbattere i costi dell’energia, trovare delle soluzioni perché le bollette sono arrivate ad un tale livello che non si può andare avanti così, le imprese stanno rischiando grossissimo, molte stanno per non riaprire e le famiglie sono in grande difficoltà - ha aggiunto - noi abbiamo messo in campo delle proposte, disaccoppiamento tra elettricità, rinnovabili e gas, raddoppio del credito d’imposta per le imprese, sia energivore sia per normali dal 25 al 50% e dal 15 al 30%, e poi la nuova formula di bollette luce sociale per le famiglie dall’Isee più bassa. Crediamo sia necessario farlo il più presto possibile".