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Gli italiani oggi sono chiamati al voto per le elezioni politiche e, stando ai dati diffusi dal Ministero dell'Interno, alle ore 12 ha votato il 19,38% degli aventi diritto. Nella precedente tornata elettorale, quella del 2013, che però si svolse in due giorni, alla stessa ora si era recato alle urne il 14,94% degli elettori per la Camera.
In occasione del Referendum istituzionale del dicembre 2016, invece, alle 12 l’affluenza era al 20,1%.
Al termine della giornata referendaria si raggiunse il 65,4%. Alle ultime politiche, invece, l'affluenza finale al 75,2% fece segnare il record negativo della Repubblica.
Secondo le stime l’affluenza alla chiusura dei seggi, questa sera alle ore 23, potrebbe aggirarsi fra il 65% e il 70%.
In quasi tutti i seggi del Paese si registrano file e rallentamenti delle operazioni dovute al sistema del nuovo tagliando antifrode. Si tratta di un codice numerico applicato sulla scheda: il presidente del seggio ne prende nota prima di consegnarla all’elettore e poi, prima che il foglio finisca nell’urna, verifica che coincida, lo strappa e lo conserva in una cartella. Il sistema è stato studiato per combattere il fenomeno del voto di scambio.
Una volta usciti dalla cabina elettorale, dunque, non bisogna subito inserire la scheda nell’urna. Sarà il presidente del seggio ad inserirla dopo aver staccare il tagliando antifrode nel massimo rispetto della segretezza del voto.
A Roma, in un seggio dei Parioli, il voto è stato sospeso per schede sbagliate per Camera e Senato. E' stata dunque svuotata un'urna e 36 elettori saranno chiamati per rivotare. Un errore che ha causato la ristampa delle schede di 200 sezioni ha generato ritardi a Palermo nell'apertura di alcuni seggi.
Schede per la Camera sbagliate e operazioni di voto sospese per un paio d'ore nel collegio di Rivolta Bormida e Castelnuovo Bormida, in provincia di Alessandria.