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Con il dato dei votanti alle Comunali che si attesta al 54,69%, il primo turno delle amministrative fa segnare un record negativo: quello della bassa partecipazione al voto. Un elettore su due non si è recato alle urne.
Lo scorso anno (764 comuni al voto) l'affluenza era stata del 65,62%; nel 2019 (3.685 comuni) del 67,68%. Nella tornata di cinque anni fa aveva votato il 61,52% degli aventi diritto. in questo caso erano coinvolto 1.153 i municipi coinvolti. In calo l'affluenza alle elezioni comunali di Milano, dove meno di un elettore su due è andato alle urne, un dato mai verificato in città: alla chiusura dei seggi ha votato infatti il 47,6% contro il 54,6% del 2016, quando si votò in un solo giorno. Nel 2011, l'affluenza era stata molto più alta, il 67,5%.
Anche a Napoli le comunali fanno segnare l'affluenza peggiore di sempre per il primo turno delle elezioni amministrative. Alle urne sono andati il 47,19% degli aventi diritto; cinque anni fa, al primo turno aveva partecipato il 54,12% degli elettori. Nel 2011, sempre al primo turno, l'affluenza era stata del 60,33%. Nel 2006, alle urne andò il 66,64% dei napoletani.
L'affluenza finale dei votanti a Torino è stata del 48,06%, il peggior risultato della storia nel capoluogo piemontese. Solo nel 2016 la percentuale degli elettori alle urne è rimasta sotto il 60%: al primo turno 57,18%, al ballottaggio 54,41%. Dieci anni fa a Torino l'affluenza finale è stata 64,73%, vent'anni fa 82,56%. Il dato più alto nel 1970, con il voto del 93,1% degli aventi diritto.
Idem a Bologna, dove per la prima volta dal dopoguerra un sindaco sarà eletto da poco più del 50% dell'elettorato. Il dato di affluenza del 51,87% segna il dato più basso della storia delle elezioni comunali del capoluogo emiliano-romagnolo. Cinque anni fa, nelle elezioni che confermarono Virginio Merola, votò il 59,66% degli aventi diritto al primo turno e il 53,17% al ballottaggio.