Andrea Murgia è il candidato presidente del movimento ‘'Autodeterminatzione'' (che unisce 8 sigle: Rossomori, Sardigna Natzione, Irs, Liberu, Sardegna Possibile, Gentes e Radicales Sardos) alle prossime elezioni regionali in Sardegna, previste nel 2019. 

Quarantasette anni,  originario di Seulo ma residente a Cagliari, è funzionario della direzione generale delle Politiche regionali urbane della Commissione

europea.

«Autodeterminatzione riparte dopo aver superato il traumatico post elezioni politiche – ha aggiunto il presidente del movimento Fabrizio Palazzari – il nostro è un movimento aperto, nato per rappresentare la Sardegna e i sardi che vivono fuori dall’Isola. Il nostro candidato, a differenza di quelli delle altre coalizioni indicati da Milano e Roma, è stato scelto a Tramatza».

Andrea Murgia, che nel 2009 venne candidato nel listino da Renato Soru e nel 2014 partecipò alle primarie della coalizione del centrosinistra, ha aderito ai Rossomori il 2 luglio scorso, giorno della scomparsa di Gesuino Muledda che di quel partito fu fondatore e leader politico. «Ho deciso di lasciare il perimetro del centrosinistra e del Pd dopo il referendum sulle trivelle – ha spiegato Murgia – il mio dialogo con Autodeterminatzione è iniziato un anno fa. Ho sposato questo progetto perché vedo assoluta lealtà tra le forze politiche che lo sostengono e camminano nella stessa direzione. Voglio portare Autodeterminatzione dentro il Consiglio regionale nonostante una legge elettorale che ci penalizza ma con la quale occorrerà confrontarsi».

Murgia ha anche chiarito la collocazione politica del Movimento: «E’ scontato che non guarderemo a destra – ha detto – in passato io sono stato vicino al centrosinistra ma, anche in quel caso con una proposta tutta sarda. Escludo inoltre qualsiasi ipotesi di accordo con il Pds di Paolo Maninchedda. Vogliamo dare un segnale di discontinuità: chi ha appoggiato la Giunta Pigliaru, anche con incarichi di Governo, non può essere nostro alleato. In caso contrario si creerebbe solo confusione».

“Autodeterminatzione nei prossimi mesi costruirà la lista, o le liste, per supportare questo progetto politico, con l’obiettivo - ha aggiunto il candidato - di raggiungere i voti necessari a garantire una rappresentanza dentro il Consiglio regionale”.