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Roma, 16 mar (Adnkronos) - “Oggi chiudiamo un tour lungo la Penisola che ha toccato alcune delle più rappresentative università italiane. Abbiamo raccolto le testimonianze di centinaia di persone, la rabbia, la frustrazione di una generazione che si sente marginalizzata perché gli under 35, oltre ad essere molti meno che gli over 50, non riescono ad esercitare un diritto costituzionale fondamentale come il voto". Lo ha detto Fabio Rotondo, policy officer e campaigner di 'The good lobby', in occasione della conferenza stampa per richiamare la politica agli impegni presi in campagna elettorale sul voto a distanza dei fuori sede.
“Ora è il momento che le deputate e i deputati ascoltino queste storie e lavorino per una legge che consenta il voto a distanza a circa 5 milioni di persone. Noi confidiamo nel lavoro dell'intergruppo e della Commissione Affari costituzionali per arrivare a una legge il prima possibile. Le soluzioni ci sono, serve la volontà di portarle avanti”, ha evidenziato Rotondo.
All'evento hanno preso parte Eleonora Evi (SI-Verdi), Vittoria Baldino (M5s), Marianna Madia (Pd), Riccardo Magi (+Europa), Giulia Pastorella (Azione), Stefano Benigni (Forza Italia), Fabio Roscani (Fratelli d’Italia), Igor Iezzi (Lega) e Clara Morelli (Will Media) ed è stato presentato l’intergruppo parlamentare che lavorerà per trovare una soluzione sulla base delle proposte di legge presentate, con 6 partiti (Pd, Lega, M5s, Coraggio Italia, Alleanza Verdi-Sinistra, Possibile) che hanno promesso di approvare una legge entro 6 mesi dalle elezioni.
(Adnkronos) - "Oggi noi siamo qui per dire, tutti i partiti dell’arco costituzionale, che il voto ai fuori sede non solo si può fare perché si fa in tutti i Paesi avanzati ma si deve fare perché c’è la volontà della politica tutta e dunque se non ci riusciamo è un fallimento della politica e direi anche dei partiti di maggioranza, di chi queste ultime elezioni le ha vinte ", ha detto la Madia, Pd. "Riuscire a garantire uno dei più importanti diritti a tutti quei milioni di studenti che sono costretti a prendere ferie, spendere soldi -ha spiegato Roscani, FdI-. Proviamo ad intervenire per tutelare e difendere una generazione che si è sentita ai margini".
Per Pietrandrea, Lega, "l'annuncio dell’intergruppo è un elemento fondamentale, i presupposti ci sono". "Noi ci riproviamo anche questa volta, vi sono delle resistenze burocratico-amministrative da parte del Viminale, perché non è semplicissimo. Ci sono anche delle resistenze politiche, e quindi è importante che nella maggioranza ci sia attenzione su tutto", ha detto Magi +Eu.
"Sento che c’è la volontà dal basso da parte di questi quattro-cinque milioni che promuovono il voto fuori sede. Sento che c’è la volontà dall’alto, perché in tutti i programmi elettorali destra e sinistra c’era questo punto programmatico. Speriamo che la via si trovi”, ha detto Pastorella (Az). "Credo che la cosa principale da dire è che ci stiamo riprovando. Non possiamo permetterci di perdere quest’occasione di colmare questo vuoto di diritti che grida vendetta da troppo tempo", ha detto Evi (Avs).