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Istituire un l’Unità di crisi economica, lavorativa e sociale, per mettere in campo aiuti concreti e immediati per le attività produttive isolane in questo momento di emergenza per la diffusione del Covid-19 è la richiesta che i Consiglieri regionali del Partito Democratico hanno formulato in una lettera indirizzata al presidente della Regione, Christian Solinas.
Tra le loro richieste, quella dell’attivazione di una cassa integrazione in deroga che venga estesa anche agli studi professionali e a tutti quei comparti esclusi. “Oggi gli ammortizzatori sociali diventano più che mai indispensabili, un aiuto al reddito per i datori di lavoro e i lavoratori, sarebbe un forte segno di sostegno a tutela delle attività produttive, anche le più piccole”, così i consiglieri Dem.
Inoltre è stata chiesta l’erogazione alle imprese beneficiare di bandi regionali il 70% del contributo a fondo perduto, il pagamento dei debiti maturati da parte della Regione, degli Enti del sistema regione e dell’Ats, nei confronti delle imprese appaltanti, l’erogazione di contributi alle imprese che hanno eseguito investimenti, la liquidazione ai professionisti e la conclusione dell’iter di tutte le domande riguardanti le misure e sotto misure del Psr.
Chiesti anche dei fondi regionali fino a 150mila euro, congaranzia del 100%, attraverso un accordo con le banche per l’erogazione del prestito in max 15 giorni lavorativi e l’immediata liquidazione, da parte della Sfirs, per i progetti ammessi ai prestiti Fondo Microcredito.
I Dem chiedono la Riduzione dell’Ires e dell’Irap per il 2020, per le imprese e società che hanno sede legale, amministrativa ed operativa in Sardegna, la proroga del pagamento di tutte le scadenza fiscali e, in caso siano state già pagate, prevedere la richiesta di rimborso, la sospensione degli avvisi di pagamento bonario da parte dell’Agenzia delle entrate, l’esonero della tassa di concessione governativa per le società e delle tasse di concessione regionale alle agenzie di viaggio e in materia di trasporti per i servizi di linea e fuori linea per il 2020.
Per i Consiglieri ci deve essere la possibilità di un’integrazione di 600,00 euro con fondi regionali dei liberi professionisti titolari di partita Iva e dei lavoratori cococo e di tutti quelli interessati dalla citata normativa, l’accesso al credito, per le attività commerciali della Sardegna, in misura proporzionale alla proprio volume d’affari, e comunque in misura non superiore ai 70.000 euro, un aiuto economico alle organizzazioni del terzo settore che operano a sostegno delle situazioni di emergenza creatasi con la diffusione del coronavirus, l’esonero per il 2020 delle imprese e dei lavoratori dal Durc e dal certificato antimafia, riconoscendo, in sostituzione, l'autocertificazione quale documento valido.
La Regione, concludono, deve “Verificare la possibilità di richiedere ai comuni che l’hanno istituita, la sospensione per l’anno 2020 della tassa comunale di soggiorno, che verrà rimborsata con fondi regionali sulla base degli introiti accertati, in ogni singolo comune, nell’anno 2019”.