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Sono due le candidate sarde per il Popolo della Famiglia alle elezioni europee di domenica 26 maggio: Barbara Figus e Maria Daniela Paglietti. Barbara Figus, 47 anni, è nata a Torino ma vive e lavora a Villanovaforru(CA) presso un’attività commerciale a conduzione familiare. Per anni si è impegnata nel volontariato come crocerossina e ha svolto il lavoro di OSS in diverse strutture ospedaliere. L’amore per la famiglia, come cellula fondante la Società e come nucleo pensato da Dio, la portano ad impegnarsi politicamente con il Popolo della Famiglia dove si è candidata anche alle precedenti elezioni. Barbara Paglietti, 51 anni, è Medico Specialista presso il Servizio Sanitario Nazionale con esperienza e formazione specifica sui disturbi dello Spettro Autistico. Originaria di Porto Torres, vive e lavora a Macomer (NU). Per diversi anni impegnata nell’associazionismo cattolico, da tempo si occupa di temi etici con particolare riguardo alla tutela della vita, della famiglia e delle persone disabili.
Quali sono i vostri punti programmatici per la Sardegna?
"1. RICONOSCIMENTO DELLO STATUS DI INSULARITA':
La Sardegna per la propria condizione geografica vive attualmente una condizione di svantaggio economico e sociale.
I costi dei trasporti e dell'energia sono troppo elevati rispetto al resto dell'Italia e agli altri paesi europei. La Sardegna dunque non può avere lo stesso trattamento fiscale delle altre regioni Italiane.
• NO all'assistenzialismo • SI allo Status di Insularità per il riconoscimento degli stessi diritti e pari opportunità rispetto a tutti gli altri cittadini d'Italia e d'Europa. • Si ad una riduzione dei costi e delle misure fiscali che possa permettere una rinascita delle imprese, una promozione del mercato interno anche sul piano internazionale, un incremento dell'occupazione, un vantaggio per tutti i cittadini sardi. • NO all'isolamento • SI alla continuità territoriale con trasporti marittimi ed aerei efficienti ed accessibili per tutti i cittadini sardi. Senza mobilità si condanna la Sardegna all'isolamento, ostacolando il commercio, lo sviluppo sociale ed economico. Senza mobilità non c'è libertà per i Sardi, né crescita.
2. SARDEGNA ISOLA DI PACE
I Sardi non vogliono più essere complici dello sterminio di innocenti causato dalle armi prodotte nella nostra Isola.
NO alla produzione di bombe nelle fabbriche dell'Iglesiente . SI alla riconversione delle fabbriche belliche in industrie che garantiscano lavoro "pulito" alle famiglie dei Sardi.
3. LIBERTA' SCOLASTICA
La famiglia è la prima istituzione responsabile dell'educazione dei propri figli. Restituiamo ai genitori il diritto di scegliere in quale scuola istruirli. SI agli aiuti statali alle scuole paritarie
4. PREVENZIONE E CURE
Finanziamento e sostegno a studio, ricerca e assistenza a malattie invalidanti, tumorali e degenerative."