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Anche il Coordinamento Provinciale di Sassari di Campo Progressista ha voluto esprimere la propria solidarietà agli ex-lavoratori del Gruppo Secur e alle loro famiglie, ma nello stesso tempo volendo fare chiarezza sulla vicenda e promuovere una soluzione positiva sulla vicenda.
Una controversia che vede coinvolti circa 50 lavoratori che, dallo scorso anno, sono senza lavoro.. Come si legge nella nota di Cp, «Il licenziamento è scaturito per via della perdita di alcuni servizi, a seguito di nuove procedure di gara, appaltati in precedenza al datore di lavoro da ATS (Azienza Tutela Salute) e AOU (Azienda Ospedaliero Universitaria)».
Una protesta che dal 5 dicembre viene manifestata con tanto di tende installate in piazza d’Italia.
«In particolar modo – si legge ancora nel comunicato –, sotto la lente di ingrandimento sono finite le procedure di passaggio dei dipendenti dal Gruppo Secur a quello del RTI con capogruppo CoopService, a seguito della nuova aggiudicazione dei servizi di vigilanza e portierato dei presidi sanitari. Il diritto al lavoro, valore sancito dalla Costituzione italiana, rappresenta una meta al raggiungimento delle proprie aspirazioni personali e contribuisce alla dignità della persona e della famiglia. Per la nostra forza politica, tale diritto va ricercato, difeso e sempre tutelato».
«Al fine di evitare qualsiasi strumentalizzazione sulla pelle dei lavoratori – prosegue Il Coordinamento Provinciale –, si è chiesto e ottenuto documenti ufficiali, compiendo successivamente i dovuti approfondimenti per scongiurare visioni limitate o incomplete. Il quadro che emerge mostra come il RTI con capogruppo CoopService abbia garantito il diritto al passaggio d’appalto a tutti i lavoratori del Gruppo Secur, così come pattuito tra gli stessi operatori economici e sottoscritto dalle diverse componenti sindacali».
«Preso atto di quanto rilevato, non può che necessariamente mettersi in moto la ricerca di una soluzione politica per addivenire ad una conclusione positiva della situazione, con la Regione attore principale. A tal proposito – continuano– al fine di raggiungere una rapida e concreta risoluzione, si individua una possibile via d’uscita nell’apertura messa in campo dal RTI con capogruppo CoopService. Il RTI, infatti, – conclude il Coordinamento provinciale – si è reso ufficialmente disponibile a utilizzare l’elenco del personale proveniente dal Gruppo Secur a condizione di nuovi affidamenti o dell’incremento del monte ore lavorativo che consenta un assorbimento efficiente di tali risorse, oggi non possibile in quanto commisurato alle commesse ricevute».