"Stupiscono contenuti e tono delle affermazioni dei parlamentari sardi dei Cinquestelle: denotano una mancanza di attenzione riguardo un problema che coinvolge tutte le Regioni con dei rilievi inconsistenti". Lo ribadisce l'assessore regionale della Programmazione, Giuseppe Fasolino, in riferimento alla decisione del Governo di compensare le minori entrate nei bilanci delle Regioni a causa dell'emergenza in corso.

"Comprendiamo la necessità di difendere politicamente di fronte all'opinione pubblica scelte incomprensibili - sottolinea Fasolino - che mal si conciliano con le necessità delle amministrazioni regionali ma, in particolare in questa delicata situazione, sarebbe stata apprezzabile una presa di posizione più onesta e leale nei confronti dei bisogni delle Regioni, che sono gravi ed evidenti". "In una situazione che permette una manovra statale in deficit per 80 miliardi di euro, non si possono lasciare le Regioni senza una soluzione di fronte al problema di chiudere i propri bilanci che certamente saranno penalizzati dalle minori entrate.

In assenza di una adeguata compensazione - prosegue l'esponente della Giunta Solinas - la Sardegna più di altre Regioni si troverà di fronte alla scelta di ridurre la spesa corrente, compresi i servizi essenziali. A fronte di questa situazione, in nome di un clima di solidarietà, abbiamo chiesto allo Stato di contribuire in modo reale al raggiungimento degli equilibri. Nulla centrano le risorse destinate alle famiglie e alle imprese oggetto dei provvedimenti del Governo.

L'emergenza Covid-19 determinerà certamente minori gettiti sulle entrate non solo per lo Stato, ma anche per le Regioni e questa situazione metterà conseguentemente a rischio la salvaguardia degli equilibri dei bilanci. Dai parlamentari sardi - in particolare da quelli che fiancheggiano il Governo - mi sarei aspettato un atteggiamento di salvaguardia e protezione nei confronti degli interessi dei sardi, piuttosto che una confusa replica per dovere "d'ufficio", conclude Fasolino, che rivolge un "appello a tutte le forze politiche, senza distinzione, per portare avanti una azione comune nell'interesse della Sardegna".