“Quello offerto dalle categorie è un contributo qualificato, il cui valore va oltre la legge Finanziaria e merita un’attenzione di rilievo in quel piano straordinario per la Sardegna sul quale la Giunta Solinas intende coinvolgere l’intera società sarda”. 

Sono queste le parole pronunciate dall’assessore regionale della Programmazione, Giuseppe Fasolino, al termine del confronto con Sindacati e imprese.

“Ci sono obiettivi comuni e trasversali rispetto alle categorie – queste ancora le sue parole -. “Penso alle azioni per il superamento del divario infrastrutturale, a un sistema di formazione al passo con i tempi e con le esigenze delle imprese e del mercato, alla necessità di accelerare le procedure una volta pubblicati i bandi affinché le aziende possano effettivamente beneficiare, in tempi certi, delle misure adottate. Altrettanto condivisa è la necessità di non dimenticare nessuno, di investire nel sociale e nel diritto alla salute, che fanno parte di quel sistema ‘qualità della vita’ che deve diventare la nostra Isola sia per i sardi sia per chi vuole investire o vivere in Sardegna”.

“C’è una volontà di partecipazione – ha aggiunto Fasolino – alla quale vogliamo rispondere con un coinvolgimento effettivo prima che le decisioni siano adottate: questo è lo spirito con cui vogliamo che questi due mesi di esercizio provvisorio, dovuti alla chiusura positiva della vertenza accantonamenti, diventino anche un’opportunità di partecipazione e condivisione. Vogliamo da subito rinforzare il sistema Sardegna, in particolare i settori più sofferenti, con misure che diano risposte operative al mondo del lavoro e dell’impresa per poter poi affrontare con tutto il fiato necessario le sfide comuni di lungo periodo, mettendo tutti nelle condizioni di poter dare il proprio contributo a questa grande azione collettiva per la nostra Isola”. 

“C’è un vizio di fondo nell’approccio all’elaborazione della legge finanziaria, ed è l’assenza di un quadro politico programmatico, il piano strategico regionale, che questa Giunta non ha presentato”. Queste le parole, invece, il segretario generale della Cgil Michele Carrus che aggiunge: “Altro aspetto deficitario i contenuti della programmazione europea, della quale sostanzialmente nulla si sa nonostante sia indispensabile fare il punto su quella in corso e su quella che verrà”. 

“Occorre capire in che misura e con quale governance verrà confermato il piano per il lavoro faticosamente conquistato nell’ultimo scorcio di legislatura, considerato che noi vorremmo che le risorse venissero non solo confermate ma implementate”, ha aggiunto. 

Per quanto riguarda il personale della Regione, per il quale il sindacato chiede risorse adeguate al rispetto di qualifiche e rinnovo dei contratti. “Significherebbe mettere a disposizione cospicue risorse, non solo per l’erogazione di servizi e di borse di studio a tutti gli studenti beneficiari, ma anche dal punto di vista degli assegni che, oggi, sono la metà del valore medio del resto del Paese”, ha rimarcato Carrus che ha anche chiesto più attenzione sulle politiche sociali, partendo dal Reis, a ripresa di un confronto sulla programmazione territoriale e la necessità di portare avanti con maggiore chiarezza e decisione le misure di politica settoriale. 

“È stato un primo incontro utile per illustrare il nostro punto di vista all’assessore del quale apprezziamo l’apertura e la disponibilità al dialogo – ha concluso Carrus – e l’impegno a convocare a breve nuovi confronti di merito, sui cui misureremo in concreto le scelte che si porteranno avanti”.