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“La nuova manovra finanziaria avvia la rivoluzione promessa ai sardi nelle dichiarazioni programmatiche e prevede interventi di interesse generale che indirizzano risorse a vantaggio di tutti i sardi e allo stesso tempo trasforma le storiche criticità delle nostre zone interne in punti di forza, rendendo vantaggioso abitarci, avere attività commerciali, ristrutturare le abitazioni e crescerci i figli, in un grande piano organico contro lo spopolamento”.
Sono queste le prime anticipazioni sulla prossima legge finanziaria rese note dal Governatore Christian Solinas.
“La strategia della nuova manovra finanziaria – spiega Solinas – , coerente con le dichiarazioni programmatiche e col programma elettorale, si traduce in interventi sui grandi temi dello spopolamento, della denatalità e della debolezza del nostro sistema economico e infrastrutturale. Scommettiamo sull'identità della Sardegna come motore per il riscatto e la ripresa economica”, sottolinea Solinas. “Stiamo portando avanti un pacchetto di misure a sostegno dei piccoli Comuni, partendo da un contributo mensile tra 600 e 800 euro mensili per sostenere la natalità e accompagnare la crescita nei primi cinque anni di vita. Sono allo studio misure per la casa, per strumenti di fiscalità di vantaggio calibrati sulle necessità di ripopolare i comuni sotto i 3mila abitanti e di rivitalizzare l'economia per una Sardegna che deve uscire da uno stato di emergenza perenne per perseguire con scelte proprie una nuova stagione di sviluppo”.
“Sono in via di definizione – ha aggiunto l'Assessore regionale della Programmazione, Giuseppe Fasolino – he ha avviato tavoli di confronto con le parti sociali e le organizzazioni di categoria per presentare la visione della finanziaria proposta dalla giunta - alcuni interventi che riteniamo determinanti per superare gli storici problemi sofferti dalla nostra terra. Solo con iniziative shock è possibile dare un'inversione di rotta per ripartire. Stiamo realizzando un lavoro di squadra e condiviso, facendo un'analisi dettagliata del territorio, delle dinamiche demografiche, economiche e sociali e predisponendo gli strumenti più idonei a superare le criticità. In questo contesto non resteranno inascoltati i contributi costruttivi sulla formazione, sulle politiche del lavoro e su una programmazione territoriale chevogliamo rendere sempre più celere e conformata alle reali aspirazioni delle diverse aree della Sardegna”.