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"Quando e se si formerà il nuovo governo noi ci saremo sempre con lealtà; lealtà che ha sempre caratterizzato la nostra azione, il nostro operato". Così il leader del M5s Vito Crimi, lasciando l'incontro con il premier incaricato Mario Draghi. "Noi abbiamo dato la nostra disponibilità a prendere parte all'esecutivo se ci sono le condizioni. Questa disponibilità la riverificheremo quando ci vedremo con il premier incaricato Mario Draghi per comprendere il quadro, partendo dai temi. Il nostro obiettivo è portare al centro i temi".
"Il nuovo governo deve avere un'ambizione solidale, ambientalista, europeista, e partire da quello che è stato già realizzato sin qui, da chi c'era prima. Abbiamo trovato da parte sua la consapevolezza di partire con l'umiltà di chi accoglie quanto fatto prima. Al premier Mario Draghi - spiega - abbiamo ribadito la nostra volontà che non siano indebolite misure come il reddito di cittadinanza e abbiamo trovato una persona sensibile a questo tema".
"Il M5s non ha mai fatto prevalere il consenso rispetto al Paese, le nostre scelte sono sempre state fatte nell'interesse dei cittadini - sottolinea - e nonostante alcune misure sappiamo che ci hanno portato a una riduzione del consenso. Ma è importante mettere davanti al consenso, la responsabilità rispetto alla situazione in cui ci troviamo e il Paese si trova. Serve una maggioranza politica solida che possa quindi sostenere un governo solido. Queste sono le premesse perché si possa di fatto formare l'esecutivo superando le criticità che hanno caratterizzato la fine del governo Conte due".
"Gli atti fatti da qualche forza politica - ha proseguito - sono presenti nei nostri ricordi ma siamo pronti a superare ogni cosa nell'interesse del paese. Ci aspettiamo da Draghi una sintesi e, al secondo giro di consultazioni, di cercare di capire se sono superate alcune criticità che fino a martedì ci sono state con l'impossibilità di ricucire con una piccola parte della maggioranza precedente. Abbiamo ribadito la consapevolezza della situazione in cui si trova il Paese, in questo c’è la piena consapevolezza della necessità di dotare il Paese, al più presto possibile, di un governo che possa adottare tutte le misure necessarie, a partire dai ristori per aiutare le imprese in difficoltà".
"Il Recovery Plan è una sfida per il paese e deve essere realizzato nel più breve tempo possibile, messo sul terreno, e i cittadini europei guardano a come lo attueremo anche per giudicarci. Il mondo ci guarda e giudicherà se l'Italia è un Paese che è cambiato. Garantiremo con le nostre caratteristiche che l'attuazione e messa sul campo di quei fondi sia fatta con trasparenza e onestà".
"Si è parlato molto di due frontiere, tecnologica e ambientale. Due vocazioni che devono coniugarsi in una politica industriale di cui questo paese ha bisogno, anche per la sua geografia, che risponda alle esigenze di tutelare i cittadini, anche dall'inquinamento e su come la tecnologia può aiutare, in una visione che passi dalla detassazione delle imprese che fanno attività di tutela ambientale, cercando di andare verso una politica di incentivi per fare un certo tipo di politica industriale", ha concluso Crimi.