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Oggi, alle 11, Giorgia Meloni chiederà la fiducia a Montecitorio, mentre mercoledì al Senato. Farà un discorso "di ampio respiro", che toccherà tutte le questioni fondamentali: dalla condanna della Russia per la guerra in Ucraina ai rapporti con l'Europa, dalle possibili misure economiche anticrisi al tema delle donne.
Ieri, all'indomani della cerimonia della campanella con cui Mario Draghi le ha passato il testimone, la neo presidente del Consiglio ha evitato di lavorare a Palazzo Chigi, lontano da giornalisti e fotografi. Dopo l'incontro con il Presidente francese Emmanuel Macron nella serata di domenica, Giorgia Meloni ha lavorato al suo discorso da casa da vera 'secchiona', come chi la conosce meglio ama descriverla.
“Esporrò le linee programmatiche del Governo alla Camera dei Deputati e successivamente consegnerò il testo del discorso al Senato. Un passaggio fondamentale nel quale chiederemo la fiducia al Parlamento”, ha affermato Meloni.
L’INCONTRO CON MACRON, sulla terrazza del Gran Melià di Roma con vista sul Vaticano, è durato oltre un’ora. "Come europei, come Paesi vicini, come popoli amici, con l'Italia dobbiamo continuare tutto il lavoro iniziato. Riuscire insieme, con dialogo e ambizione, lo dobbiamo ai nostri giovani e ai nostri popoli. Il nostro primo incontro a Roma, Giorgia Meloni, va in questa direzione", ha scritto il presidente francese dopo l’incontro. E la Meloni ha confermato: "Ci capiremo, con la franchezza che ci è propria".
Nel corso del colloquio, seppur informale, sono stati discussi tutti i principali dossier europei: la necessità di dare risposte veloci e comuni sul caro energia, il sostegno all’Ucraina, la difficile congiuntura economica, la gestione dei flussi migratori.
I Presidenti Meloni e Macron hanno convenuto sulla volontà di proseguire con una collaborazione sulle grandi sfide comuni a livello europeo e nel rispetto dei reciproci interessi nazionali.