Roma, 24 giu. (Adnkronos) - "A differenza della rappresentazione di una premier che decide e governa i processi, vedo un limite di tenuta anche della sua leadership, che dopo la morte di Berlusconi è sempre più esposta alle divisioni della sua maggioranza. E infatti scappa". Così Peppe Provenzano, responsabile Esteri del Pd a La Stampa.

"Le metto in fila gli ultimi giorni: stallo al Senato sul decreto lavoro, fuga di fronte al Mes, l'imbarazzo sulla vicenda Santanché che non va derubricata. Quel che sta emergendo è incompatibile per il ruolo che ricopre. Meloni non può più nascondersi e tacere. Il giochino di ergersi sopra la sua maggioranza non regge più. È lei che ha il dovere di assicurare la credibilità delle istituzioni o sarà complice del loro discredito". E sul Mes osserva. "Questa vicenda è una spia. C'è una contraddizione di fondo in questo governo e Meloni deve scegliere e assumersi la responsabilità: o paga il prezzo di rinnegare la sua stessa politica, o fare pagare quel prezzo all'Italia. È un bivio: o va contro se stessa, o contro l'interesse nazionale".

Veniamo alle contraddizioni della sinistra: M5S stelle si è astenuto sulla vostro risoluzione sul fondo salva-Stati. "La riforma del trattato è stata negoziata sotto il governo Conte 2. L'ho trovata un'astensione poco comprensibile". 5 stelle si sono astenuti anche sul rifinanziamento alla Guardia costiera libica, che il Pd chiede di non confermare. "L'immigrazione è uno dei nodi non sciolti. Ricordo la fatica per modificare i decreti Salvini nel Conte 2". E anche sull'Ucraina restano distanze. "La segretaria ha parlato chiaro, è andata in piazza con i 5 stelle per la precarietà e nient'altro. E io lo ripeterò fin quando sarà necessario: il Pd è per il sostegno all'Ucraina, anche militare".