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“Il pellegrinaggio in Sardegna dei big nazionali che vengono a portare doni al santuario dell'elettore sardo avrà il suo culmine domani. Io trovo che questo turismo elettorale non sia molto dignitoso e che denunci una clamorosa debolezza, se non inconsistenza, della classe politica sarda. Credo che di questo abbiano sentore anche loro se, almeno l'ultimo giorno, dopo una settimana di artiglieria pesante di provenienza romana, tengono lontani i segretari nazionali”. Lo scrive, sulla propria pagina social, Lucia Chessa, candidata alla presidente della Regione con la lista Sardigna R-esiste.
Proprio domani, a Cagliari, è in programma il comizio del centrodestra con i tre leader nazionali, Giorgia Meloni, Antonio Tajani e Matteo Salvini. Mentre oggi è tornata in Sardegna la segretaria del Pd, Elly Schlein, per sostenere la candidata del Campo largo, Alessandra Todde.
“Tutti fanno campagna elettorale rivendicando sardità, autonomia e autodeterminazione, salvo poi presentarsi all'ombra dei tanti viceré romani e padani che oggi attraversano la Sardegna per sostenere i loro candidati. Trovo tutto ciò contraddittorio quanto meno, in alcuni casi anche offensivo” attacca la candidata presidente di Sardigna R-esiste.
“La sfilata ministeriale e dei tanti leader nazionali niente ha a che vedere con una Sardegna forte, dignitosa, a schiena dritta. Viceversa rimanda alla Sardegna con il cappello in mano, pronta ad offrire le sue risorse, il suo territorio, la sua bellezza, la sua ricchezza ad interessi altri. Che niente hanno a che vedere con i nostri” conclude Lucia Chessa.