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ROMA 15 MARZO 2013 PRIMA SEDUTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI FOTO RAVAGLI/INFOPHOTO
La maggioranza "bulgara" dell'aula alla Camera da il via libera alla riforma che prevede il taglio dei parlamentari. Sono stati 553 i "sì", i no 14 e 2 gli astenuti. Hanno votato a favore le forze di maggioranza (M5s, Pd, Italia Viva, Leu) e le forze di opposizione (Forza Italia, Lega, Fratelli d'Italia), anche se con alcune eccezioni personali al loro interno, più alcuni deputati del gruppo Misto. Uniche forze del Parlamento contrarie al taglio sono state +Europa (3 deputati) e Noi con l'Italia (4 deputati guidati da Maurizio Lupi).
Non ha seguito la linea del partito Andre Colletti (M5s) e la dem Angela Schirò, eletta all'estero, si è astenuta.
La proposta di legge che prevede una modifica della Costituzione ha richiesto quattro letture parlamentari (una doppia lettura conforme di Camera e Senato). Oggi è andato in scena il passaggio definitivo passaggio. Il provvedimento ridurrà il numero dei deputati da 630 a 400 e quello dei senatori da 315 a 200, in aggiunta al taglio dei seggi dei deputati (da 12 a 8) e dei senatori (da 6 a 4) eletti all'estero.
La "riforma Fraccaro" cambia il rapporto numerico di rappresentanza sia alla Camera dei deputati (1 deputato per 151.210 abitanti, mentre oggi era 1 per 96.006 abitanti) sia al Senato (1 senatore per 302.420 abitanti, mentre oggi era 1 ogni 188.424 abitanti). I collegi elettorali andranno dunque ridisegnati con un'altra legge.