“Ancora una volta la giunta dei migliori, quella che 'noi le leggi le facciamo bene', vede impugnarsi dal Governo nazionale una legge regionale per contrasto, non al ministro Calderoli o al consiglio dei ministri, ma alla Costituzione repubblicana”. Così il coordinatore regionale della Lega, Michele Pais, interviene sull'impugnazione da parte del Governo della Legge Regionale n.12 sul ritorno al servizio dei medici in pensione.

Il motivo dell'impugnazione perché la legge "non solo eccede le competenze statutarie della Regione Sardegna di cui agli articoli 3, 4 e 5 dello Statuto, ma viola la competenza statale esclusiva in materia di ordinamento civile, di cui all’articolo 117, secondo comma, lettera l) della Costituzione e si pone in contrasto con la normativa statale di riferimento, nonché con l’art. 21, comma 1, lettera j), dell'Accordo Collettivo Nazionale (ACN) dei Medici di Medicina Generale del 4 aprile 2024".

“Insomma un errore blu nella redazione di leggi che la Presidente Todde aveva assicurato di non incorrere e per tale ragione aveva importato un super segretario generale romano che costa ai sardi più del Presidente della Repubblica (circa 300 mila euro anno). Colui che ha certificato al Consiglio regionale la correttezza e legittimità della norma, inducendolo nell’errore della approvazione peraltro approvata all’unanimità dei presenti comprese le forze di centrodestra. Il numero e la gravità delle infrazioni giustificherebbe un esonero immediato. Di certo da questo momento in avanti, le sue certificazioni di regolarità saranno valutate dal Consiglio con maggiore attenzione”, continua Pais.

“E’ evidente che la Giunta Todde abbia fatto una falsa partenza sin dal suo esordio e tutt'ora dimostra di non trovare rimedio, direzione e efficacia dell’azione di governo - aggiunge l'esponente del Carroccio -. Una Giunta immobile e che, dove ha agito, ha clamorosamente sbagliato. Peraltro, cosa peggiore, senza avere l’umiltà di ammissione e correzione”.

“Anche in questo caso, così come in tanti altri, la Presidente si è affrettata a dare la responsabilità al Governo. Ben sapendo, per averne fatto parte, che le impugnazioni non sono un capriccio di questo o quel ministro, ma rispondono a elementi specifici giuridici di rispetto della Costituzione italiana, che in uno Stato di diritto, qual è fortunatamente la Repubblica italiana, nessuno Ministro, nessun Governo, nessuno Presidente di Regione possono superare”, continua.

“La presidente Todde - conclude Pais -, faccia un bagno di umiltà, chieda conto al suo nominato e se ha sbagliato, come parrebbe, sia conseguente. Ma, soprattutto, inizi a governare la Sardegna, prima che i danni che si stanno creando, siano irrimediabili”.