Via libera all'unanimità dall'Aula della Camera alla proposta di legge costituzionale per la modifica all'articolo 119 della Costituzione, concernente il riconoscimento delle peculiarità delle Isole e il superamento degli svantaggi derivanti dall'insularità, già approvata in prima deliberazione dal Senato. Ci sono stati 425 voti favorevoli e un astenuto. Ora il testo passa di nuovo al vaglio del Senato in quanto necessari quattro passaggi, due in ciascuna Camera, trattandosi di un ddl che modifica la Carta costituzionale.

DEIANA – “Un altro voto straordinario per la Sardegna. Abbiamo detto “Sì” al riconoscimento del principio di insularità in costituzione”. Ha detto la deputata del Movimento 5 stelle Paola Deiana. “Ora il testo passa di nuovo al vaglio del Senato – ha continuato la parlamentare algherese -. Andiamo avanti per raggiungere, con l’approvazione definitiva, un traguardo storico, fortemente voluto dai cittadini e ampiamente condiviso da tutte le forze politiche. Sono felice di esserci e di lavorare, mi auguro in tempi stretti, alle misure necessarie per rimuovere gli svantaggi derivanti dall'insularità e finalmente garantire ai cittadini sardi pari opportunità con tutti gli altri cittadini del resto d’Italia”.

COSSA - "Un risultato straordinario che ci proietta ancora più vicini al traguardo e che testimonia ancora una volta, in maniera netta e decisa, l'importanza e la fondatezza di una battaglia che per la prima volta è riuscita a compattare il mondo politico, oltre che quello economico, la società civile in ogni sua declinazione, il mondo della scienza, dello sport, quello accademico, del volontariato, e ora con il via libera della Camera perfino il Parlamento. Quella di oggi è un'altra giornata storica". Così il consigliere regionale dei Riformatori Michele Cossa, oggi a Roma in rappresentanza del Comitato per l'insularità e della Commissione speciale regionale di cui è presidente, commenta il via libera dell'Aula della Camera alla proposta di legge di iniziativa popolare per l'inserimento del principio di insularità in Costituzione. "Quello di oggi è un giorno di festa - aggiunge - Abbiamo davanti un percorso ancora da completare, che si conta di terminare entro al fine della Legislatura con un obiettivo chiaro nella mente: fare in modo, attraverso questa battaglia, che nessun giovane sardo possa più avvertire l'insularità come freno rispetto alla propria volontà di fare, intraprendere, creare ma, al contrario, possa trarre da questa condizione la forza per crescere e far crescere la nostra Isola", ha proseguito Cossa.

DEIDDA - "Non è una richiesta di assistenzialismo ma di pari opportunità per chi vive nelle Isole. Un primo passo affinché nei prossimi provvedimenti non si applichino le regole valide per le altre Regioni perché chi vive nelle isole ha bisogno di politiche che rimuovano le disparità in materia di trasporti, energia, fiscalità, commercio. Essere sardo, vivere la propria terra non è un disagio ma un'opportunità e un orgoglio. Ringrazio tutti i gruppi politici per il sostegno alla causa della Sardegna, che hanno riconosciuto i nostri problemi ma da domani dobbiamo tramutare questa volontà in atti concreti". Così il deputato sardo di Fratelli d'Italia, Salvatore Deidda in Aula alla Camera nel corso dell'esame della proposta di legge costituzionale di iniziativa popolare di modifica all'articolo 119 della Costituzione sul riconoscimento delle peculiarità delle isole e il superamento degli svantaggi derivanti dall'insularità.

MURA - "Sono orgogliosa di aver contribuito fin dall'inizio da sindaca di un Comune sardo alla raccolta delle firme e al lavoro preparatorio che ha portato in Parlamento una norma costituzionale fortemente voluta dal popolo sardo. Ora da deputata sollecito la definitiva approvazione della legge, affinché al più presto la classe dirigente nazionale e regionale della Sardegna si metta al lavoro per rendere effettive le opportunità offerte dallo status della nostra isola". Lo ha affermato la presidente della commissione Lavoro della Camera Romina Mura (Pd). "La richiesta di pari dignità col resto del Paese deve andare di pari passo con un orgoglioso esercizio dell'autonomia, con l'attuazione delle competenze già in Statuto, con un'interlocuzione da pari a pari tra Cagliari e Roma - aggiunge Mura - Questa giusta norma non entri tra le dichiarazioni scritte in Costituzione ma ancora da rendere effettive".