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“Una risposta concreta alle esigenze di tutti gli operatori del comparto e il riconoscimento del valore non solo economico ma anche sociale e identitario di un settore strategico per la crescita della Sardegna”.
Sono queste le parole pronunciate oggi nell’atteso tavolo del latte ovicaprino dall’Assessora regionale dell’Agricoltura, Gabriella Murgia, che ha presentato la proposta di legge che prevede l’istituzione dell’Ente sardo per la pastorizia.
“In accordo con il presidente Solinas – ha aggiunto – abbiamo deciso di dedicare una struttura della Regione alla programmazione e allo sviluppo della pastorizia per tutelare e potenziare la competitività delle imprese del comparto con specifiche azioni di sostegno. È uno strumento sollecitato dai produttori di latte che sarà utile anche per assicurare la trasparenza”.
L’Ente, ha ribadito la Murgia “Sarà dotato di risorse umane e finanziarie già esistenti all’interno del sistema Regione e opererà nell’ambito delle norme comunitarie in materia (secondo quanto stabilisce il regolamento Ue 1308 del 2013 che contiene le norme organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli) e assumerà competenze che attualmente sono distribuite in diverse strutture, diventando in tal modo unico e specialistico punto di riferimento del nostro comparto ovi-caprino”.
Sull'accordo firmato il 9 marzo dell’anno scorso nella Prefettura di Sassari i tecnici dell'Osservatorio della filiera ovi-caprina di Laore hanno potuto rilevare i dati del prezzo del pecorino romano fino a novembre 2019, mentre i relativi quantitativi di vendita non risultano disponibili, per il periodo interessato dall'accordo. “Pertanto al momento – ha concluso l’Assessora – non è possibile calcolare la media ponderata necessaria per effettuare il conteggio del conguaglio”.