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Istituire al più presto il Parco Archeologico e Paesaggistico di Tuvixeddu e Tuvumannu a Cagliari. Questa la proposta di legge presentata ieri in Consiglio regionale da Pd, Leu, Progressisti e M5S, dopo che la Corte di Cassazione ha sancito la parola fine alla battaglia giudiziaria tra la Regione Sardegna e l'impresa che avrebbe voluto realizzare un quartiere residenziale sull'area della più grande Necropoli punica del Mediterraneo.
«La proposta di legge intende disciplinare la gestione del complesso paesaggistico, archeologico e culturale sito al centro della città di Cagliari, al fine di garantire la conservazione e la valorizzazione di un compendio che da decenni è oggetto di studi e proposte di tutela a livello regionale e nazionale» si legge nella proposta di legge firmata da Gianfranco Ganau (Capogruppo Pd), Francesco Agus (Capogruppo Progressisti), Eugenio Lai (Vice capogruppo Leu) e Michele Ciusa (Capogruppo M5S). Proposta di legge, questa, che ripropone lo stesso testo di legge già depositato nel 2012 dai partiti del centrosinistra sardo.
«È importante sottolineare - si legge ancora - che le due Università di Cagliari e Sassari, le associazioni culturali ed ambientaliste ed eminenti studiosi, hanno espresso da tempo una posizione netta sulla eccezionale rilevanza paesaggistica, storico-archeologica e, pertanto, sulla improcrastinabile necessità di imporre una rigorosa tutela del Colle di Tuvixeddu e Tuvumannu a Cagliari».
«La sentenza, che ha confermato la linea di tutela portata avanti dalla Regione - spiega Valter Piscedda, vice capogruppo del Pd in Consiglio regionale - porterà in dote 85 milioni di euro, che l'impresa costruttrice dovrà versare nelle casse regionali e che potranno essere coerentemente reinvestiti nell'istituzione del Parco».