E' rottura nel centrodestra. Silvio Berlusconi attacca la Lega dopo che gli uomini di Matteo Salvini hanno lanciato il nome della forzista Anna Maria Bernini come presidente del Senato invece di sostenere la candidatura precedentemente individuata dalla coalizione nel senatore Paolo Romani, anch’egli di Fi.

Berlusconi ha dichiarato: "Dalla Lega arriva un atto di ostilità a freddo" sostenendo che i voti della Lega a Bernini "rompono l'unità della coalizione del centrodestra e smascherano il progetto per un governo Lega-M5S". 

La prima giornata della XVIII Legislatura è stata all’insegna delle fumate nere e delle schede bianche nelle votazione per le presidenze di Camera e Senato. A Montecitorio e a Palazzo Madama, per ore, si è cercata una soluzione al rebus delle presidenze. Poi la, nella seconda votazione, la sorpresa leghista con i voti in favore della Bernini anziché scheda bianca come il resto della coalizione.

Salvini sostiene di aver avvisato per tempo Berlusconi, che in serata ha convocato i vertici azzurri a Palazzo Grazioli dove è arrivato riceve anche Umberto Bossi. Forza Italia sembra rimanere compatta su Paolo Romani.  

Salvini ha dichiarato: "Abbiamo dato la disponibilità di votare un'esponente di Forza Italia, speriamo che anche altri abbiano lo stesso senso di responsabilità. Il M5s sbaglia a porre veti, ma sbaglia anche chi si arrocca su un solo nome: ognuno di noi, in questo momento deve parlare con tutti e mettersi di lato di qualche centimetro, noi della Lega ci siamo messi di lato di un chilometro".

Puntuale l’appello di Giorgia Meloni perché "questo delicato passaggio sulle presidenze delle Camere non si risolva in un liberi tutti. La speranza è che ci sia ancora un margine per ricomporre".  

Danilo Toninelli, capogruppo M5S al Senato, chiede chiarezza: "Dicano se Bernini è il candidato di tutto il centrodestra".

Già da ieri era chiara l’indisponibilità dei grillini a sostenere Romani al Senato, nonostante l’apertura del centrodestra rispetto alla candidatura del pentastellato Roberto Fico alla presidenza della Camera. Romani, essendo condannato per peculato, non rispetta i canoni di moralità richiesti dal M5s.

La terza votazione, prevista per le 10:30 di domattina, potrebbe essere rinviata al pomeriggio.