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“All’interno della città e nelle immediate vicinanze esistono molte aree, di proprietà comunale, con la presenza di molte piante di olivo. Si tratta per lo più di aree abbandonate e non curate dall’amministrazione che potrebbero essere sistemate e ripulite se assegnate a privati per la cura”. E’ la proposta di Forza Italia-Sassari che attraverso il consigliere comunale Manuel Alivesi in considerazione del fatto che “Sassari, per storia, per conformazione e soprattutto per l’esistenza di una storica cinta olivetata che la circonda completamente, ha da sempre una vocazione verso la cura e cultura dell’olivo e la produzione di un ottimo olio”.
Il forzista spiega: “Cosi come è avvenuto in molte altre città, le olive prodotte dalle piante presenti nei terreni di proprietà comunale potranno essere raccolte da cittadini o associazioni a fronte della manutenzione ordinaria delle stesse piante e aree verdi.
La nostra proposta, sintetizzata in una apposita interpellanza, riguarda l’assegnazione di alcune aree cittadine, tra le quali: l’area del parco intitolato a Monsignor Carta dove sono presenti n. 20 piante di olivo, tra le quali alcune non attualmente fruttifere a causa della giovane età e dello stato vegetativo; Via Kennedy, nel Quartiere di Latte Dolce, dove sono presenti circa 30 piante di olivo, grandi e stracolme di frutti; e cosi in molti altri angoli della città”.
“L’assegnazione dei lotti – continua Alivesi - potrà avvenire mediante sorteggio pubblico e gli assegnatari acquisiranno il diritto alla raccolta delle olive prodotte fino alla data del 31 gennaio 2020 con obbligo appunto di manutenzione delle piante e dell’area nel rispetto di una serie di prescrizioni indicate nell’avviso, come il ricorso a trattamenti fitosanitari nel rispetto delle norme vigenti e comunque previa segnalazione al Comune, l’esecuzione delle operazioni nella massima sicurezza e il divieto di eseguire coltivazioni di alcun genere nel terreno. Si tratta di una proposta che tiene conto, oltre che della grande passione e la grande attenzione verso la cura delle piante di olivo, anche della necessità di promuovere nuove opportunità lavorative generate dalla possibilità di gestire i frutti di piante che altrimenti resterebbero abbandonate e renderebbero al contempo le stesse aree più decorose ed accessibili”.