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La proposta è stata lanciata dal segretario del Pd, Enrico Letta, dal palco del Meeting di Rimini.
“Dobbiamo rendere obbligatoria la scuola fino alla Maturità e a partire dai tre anni”, ha detto non accogliendo affatto grandi consensi della platea presente martedì scorso. Lo stesso Letta ha affermato di essere "rimasto colpito" dal fatto al Meeting "la platea non abbia apprezzato la proposta di estensione dell'obbligo scolastico".
“Oggi il percorso scolastico rivolto ai bambini dai tre ai sei anni, ricorda Letta, «non è obbligatorio. Renderlo tale e allungare l’obbligo scolastico fino alla maturità sono due scelte importanti e fondamentali”, ha spiegato Letta che ha parlato anche di “gratuità assolutamente necessaria” del percorso per l'infanzia.
“Io lo considero assolutamente fondamentale, così come far sì che la scuola d'infanzia sia qualcosa che viene dato alle nostre famiglie, con ovviamente la gratuità che è assolutamente necessaria. Questo vuol dire, secondo noi, un impegno sulla scuola, che fa della scuola il centro dell'investimento che abbiamo davanti”.
MARA CARFAGNA La ministra per il Sud nel governo in carica, Mara Carfagna, di Azione ha commentato: "L’idea dell’asilo obbligatorio non solo è in perfetto stile sovietico, ma anche fuori dalla realtà. Lo sa il segretario del Pd che l’offerta di nidi e asili in molti comuni del Sud non arriva al 15 per cento dei bambini residenti? Lo sa che al Sud oltre il 60 per cento delle madri non è occupata né può esserlo per mancanza di asili?". Secondo la ministra l’unica operazione pensata a favore di bambini e genitori è quella "realizzata con gli investimenti del Piano nazionale di resilienza e ripresa e con la definizione dei livelli essenziali di prestazione. Oggi ci sono le risorse per portare l’offerta di nidi in ogni singolo comune italiano a 33 posti ogni 100 bambini entro il 2027. Il Pnrr paga i mattoni, l’ultima Legge di bilancio stanzia i fondi per maestre e personale".