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Mother breastfeeding her little baby girl. Breastfeeding and family concept.
Le deputate potranno allattare i figli alla Camera: lo ha deciso la Giunta per il Regolamento di Montecitorio.
Le deputate mamme, come riporta “Repubblica”, potranno entrare durante le sedute in Aula alla Camera, partecipando così ai lavori parlamentari, assieme ai loro bimbi, e allattarli nell'Emiciclo fino al compimento di un anno.
L'allattamento potrà avvenire “in apposite postazioni collocate nell'ultima fila superiore dell'emiciclo ovvero in una tribuna riservata, previamente e appositamente individuata dal Collegio dei Questori”.
Uno dei componenti della Giunta ha spiegato l’approvazione a seguito all'ordine del giorno “sulle modalità di partecipazione delle deputate madri ai lavori parlamentari” al bilancio interno di Montecitorio presentato da Gilda Sportiello del M5S ed approvato Montecitorio nella seduta del 27 luglio 2022.
La deputata che ne farà richiesta, potrà entrare in Aula durante le sedute senza doverle interrompere.
Il collegio dei questori dovrà ora esprimersi sulle modalità. “Mi auguro che già entro l'anno si possa concretizzare questa novità”, dice all'Ansa Gilda Sportiello, la pentastellata che ha presentato l'odg.
“C'erano alcune colleghe che, nel momento dell'allattamento, avevano difficoltà a intervenire. In questo modo si consente una piena partecipazione ai lavori parlamentari e le deputate non saranno più obbligate a scegliere se restare in Aula o allattare, in un momento delicato come il primo anno di vita del bambino – e aggiunge - È questa la cosa importante. Ora, spero che si adeguino anche tutte le altre istituzioni”.
“La Camera compie quindi oggi un passo importante per il rafforzamento della civiltà e dei diritti in Italia, consentendo alle deputate di allattare i propri figli, continuando al contempo a partecipare pienamente ai lavori in Aula – afferma Valentina D’Orso, ex deputata Cinque Stelle, sulla sua pagina Facebook - Questa buona pratica, che sancisce il pieno godimento di un diritto inalienabile, è un segnale forte che dalla sede più rappresentativa della democrazia italiana dovrà diffondersi a tutte le istituzioni ed in ogni luogo di lavoro in Italia, affinché nessuna donna sia mai costretta a decidere se allattare o lavorare: ogni donna deve poter allattare ovunque desideri farlo”.