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28 voti favorevoli e 8 contrari. Questo l’esito della votazione ieri in Consiglio regionale con cui è stata approvata la seconda parte della proposta di legge numero 8 che consentirà agli operatori balneari di lasciare installate le loro strutture per tutto l’anno.
Per il relatore Dario Giagoni: “Si è ritenuto doveroso intervenire per migliorare la norma quale naturale conseguenza all'estensione di 15 anni delle concessioni demaniali. Riguardo alla modifica della legge ha spiegato che l’operazione sarà possibile “A condizione che l'operatore programmi e comunichi entro il 31 ottobre di ciascun anno un minimo di 10 mesi di operatività sui 12 mesi successivi. L'efficacia delle autorizzazioni edilizie e paesaggistiche relative a strutture di facile rimozione a servizio della balneazione avrà durata pari a quella della concessione demaniale e comunque fino al perdurare della relativa esigenza”.
Di tema importante e delicato che merita grande attenzione ha parlato Maria Laura Orrù (Progressisti) che sottolinea come “Arriva in Aula un testo scritto male. Far credere ai balneari che questa norma cambierà la loro vita è pericoloso”.
A favore il consigliere Giuseppe Meloni (Pd): «È un tema che mi sta particolarmente a cuore. Per questo avevo presentato la proposta di legge n.54, ritenuta così giusta che la Giunta regionale l’ha riproposta in una parte di variazione di bilancio poi stralciata in Commissione. Nella proposta di legge 83 si è ricorso a un escamotage per non proporre un Testo unificato. Questo perché la maggioranza vuole arrogarsi il merito di una legge che sta a cuore a tutti – ha sottolineato Meloni – una volta divisa la legge in due parti si sarebbe dovuta ripescare la mia proposta di legge che aveva contenuti migliori rispetto al testo proposto oggi all’esame dell’Aula.
A favore anche anche Michele Cossa (Riformatori): «Abbiamo lavorato insieme ai colleghi della Lega al testo. Un provvedimento che interviene a migliorare la fruizione dei litorali della Sardegna.
A detta dell’Assessore all’Urbanistica Quirico Sanna “È un provvedimento fatto con scienza e coscienza, mandato avanti senza consultare le procure della Repubblica. E’ una legge che rispetta la sovranità dell’Aula: le norme non le fanno i procuratori ma i legislatori. E’ una legge giusta che porta equilibrio in un settore dove regnava il disordine – ha detto Sanna – è una norma che riporta giustizia. Noi vogliamo dare la possibilità agli imprenditori di offrire un servizio ai cittadini e ai turisti per tutto l’anno”.
Astenuto il Movimento Cinque Stelle: “Siamo dalla parte dei balneari e, in linea di principio, favorevoli a mantenere in piedi le strutture senza smontarle – ha dichiarato Roberto Li Gioi – questa legge però così come è concepita rischia di trasformarsi in un boomerang”.