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“Un contributo di idee, progetti e valori che darà ulteriore slancio alle scelte politiche che la Giunta adotterà con il Consiglio regionale”.
È questo il pensiero dell’assessore della Programmazione, Giuseppe Fasolino, che ha dato il via al ciclo di incontri con gli enti locali e le organizzazioni datoriali per quanto riguarda la prossima legge di stabilità regionale.
“Desidero ringraziare tutti i partecipanti per la dialettica costruttiva e per la qualità delle idee espresse. Vogliamo scrivere insieme – ha aggiunto l’esponente della Giunta Solinas – una Finanziaria idonea ad affrontare il presente, ma al contempo anche di esprimere una visione che anticipi con scelte coraggiose le sfide future. Su alcuni contenuti c’è già una positiva identità di vedute con le categorie e con i territori: in particolare sulle azioni rivolte alla famiglia, all’occupazione, alla necessità di offrire alle nuove generazioni un’alternativa alla fuga dalla nostra terra per fronteggiare la piaga dello spopolamento”.
“Vogliamo inoltre condividere le scelte fondamentali per sincronizzare i tempi della politica e della burocrazia con quelli più celeri delle imprese, al fine di poter rendere il sistema Sardegna efficiente, competitivo, attrattivo di nuovi investimenti. Sono troppe le pratiche ancora inevase – queste ancora le sue parole – e occorre un impegno straordinario, anche con una cabina di regia ad hoc, affinché la Regione dia seguito ai bandi senza che i beneficiari debbano attendere tempi biblici per ricevere concretamente i contributi”.
“Abbiamo voluto cominciare la fase di ascolto prima che le decisioni fossero già prese per condividere il più possibile le scelte sulle quali contiamo anche sulla spinta propositiva del Consiglio regionale in tutte le sue componenti. Questo è il primo di una serie di incontri che ci vedranno collaborare ‘spalla a spalla’ con le categorie e con i territori per tutti i passaggi cruciali della Legislatura. Con questo spirito – ha concluso Fasolino –, seguendo la linea impressa dal presidente Solinas, miriamo a stipulare un vero e proprio patto sociale, economico e culturale con un valore politico e ideale che vada oltre i cinque anni del nostro mandato e oltre le maggioranze che in futuro si avvicenderanno alla guida della Sardegna”.