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"É una legge debole e inefficace, soprattutto perché si tratta di un provvedimento frettoloso e non condiviso adeguatamente. La Giunta Todde ha creato una 'legge manifesto' per tentare di tranquillizzare l'opinione pubblica e ammorbidire le proteste dei comitati, seppure l'Esecutivo regionale sia consapevole di un forte rischio di impugnazione da parte dello Stato ". Così Paolo Truzzu, capogruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio regionale, durante il suo intervento in Aula nel dibattito sul DL 15 sull'installazione degli impianti di energie rinnovabili.
"I problemi in questo settore vengono da lontano - ha aggiunto Truzzu - Partendo dal Piano di transizione ecologica del Governo Draghi, nel quale la presidente Todde era viceministro dello Sviluppo economico, e dal conseguente Decreto dello stesso Governo. Piano, peraltro, bocciato dalla Commissione Ambiente della Conferenza Stato-Regioni, con la Regione Sardegna rappresentata all'assessore Lampis di Fratelli d'Italia, nel ruolo di coordinatore".
"Dal dibattito in Aula è emerso che il voto al DL 15 rappresenta un atto di fede dei consiglieri della maggioranza, privando di fatto il Consiglio regionale della sua fondamentale prerogativa di Assemblea legislativa. Un'occasione sprecata. Le nostre proposte, su un'immediata definizione di un primo schema delle aree idonee, sulla creazione di un'Agenzia regionale per l'energia, così da poter dettagliare i vantaggi per i sardi, sull'agrivoltaico e, in virtù della competenza primaria della Regione in materia urbanistica, sull'introduzione di un parere obbligatorio e vincolante della Regione, meritavano maggiore attenzione e considerazione. Comunque, la nostra battaglia per la difesa degli interessi della Sardegna e dei sardi contro la speculazione ai danni del territorio prosegue, al di là di come andrà il dibattito in Commissione", ha concluso il Capogruppo di Fratelli d'Italia.