“Le scene che stiamo vedendo in questi giorni in Gran Bretagna, con gli assembramenti, le abbiamo viste in Sardegna un mese fa, dove il governo regionale ha fatto scelte sbagliate. Si è deciso di aprire tutto, tre settimane dopo abbiamo assistito al disastro completo, e oggi la Sardegna è rossa”. Sono queste le parole che stanno facendo discutere del segretario del Pd Enrico Letta, intervenuto ieri sera a ‘Piazzapulita’, su La7.

ZOFFILI (LEGA) Il primo a rispondere a queste dichiarazioni è stato il deputato Eugenio Zoffili: “Il signor Letta, segretario del Pd o di quello che ne rimane, prima di criticare e attaccare Salvini, Solinas e la Regione Sardegna si sciacqui la bocca e pensi ai danni che il suo partito ha fatto con l’ex governatore Pigliaru da cui abbiamo ereditato un sistema sanitario regionale che era già in emergenza, anche senza una pandemia”.

NIEDDU (LEGA) "Enrico Letta ha dato prova di approssimazione e superficialità dichiarando che la Sardegna in zona bianca ha riaperto tutto, lasciando intendere che questo fatto, tra l'altro mai accaduto, sarebbe alla base dell'attuale classificazione in zona rossa", ha detto l’assessore regionale della Sanità Mario Nieddu.

"Non è chiaro se il segretario Letta abbia parlato a sproposito della nostra Isola perché male informato – ha spiegato l’esponente della giunta Solinas - ma di sicuro la sua analisi della situazione, che evidentemente non conosce, è qualcosa che ci si sarebbe potuta aspettare in una chiacchiera da bar e non da chi sta alla guida di un partito che siede nelle istituzioni". Infatti, "al passaggio nella fascia di minor rischio la Sardegna ha mantenuto la massima cautela, tra l'altro in accordo col Governo, col quale la Regione ha istituito un apposito tavolo tecnico per valutare eventuali riaperture sulla base dell'andamento epidemiologico", ha affermato Nieddu.

"L'unico allentamento delle restrizioni deciso dalla Regione ha riguardato il prolungamento dell'orario d'apertura delle attività di ristorazione. Tre settimane di sollievo per un'economia stremata dal virus e dalle scelte del governo 5 stelle-Pd che ha lasciato dietro di sé più dubbi che certezze. La nostra Isola – ha concluso - merita rispetto e il segretario Letta ha perso indubbiamente una buona occasione per stare in silenzio".

MULA (PSD’AZ) Alle parole di Letta ha replicato anche il capogruppo del Psd'Az in Consiglio regionale, Franco Mula: "Il segretario del Pd Letta ignora, o finge di ignorare, i disastri dei suoi compagni di partito, che negli anni passati hanno inesorabilmente condannato la sanità pubblica sarda all’indebolimento e, in molti casi, alla distruzione di interi settori".

"Eccellenze cancellate – ha proseguito l'esponente sardista -, migliaia di posti di lavoro in sanità lasciati scoperti, servizi sul territorio eliminati. Un lavoro di distruzione che ha dei responsabili ben identificati. È vergognoso che si formulino accuse così superficiali, speculando sulla pandemia in atto per un attacco politico di basso livello. Bene farebbe Letta - prosegue ancora Mula -, a chiedere ai suI compagni di partito sardi un dettagliato resoconto di ciò che è stato fatto durante la Legislatura guidata da Pigliaru, di interi settori distrutti in nome di un risparmio peraltro mai realizzato, di una qualità del sistema sanitario tra i peggiori d’Europa che la Giunta Solinas ha ereditato".

"Speculare sulla pandemia in atto – ha detto Mula -, è un gesto spregevole e indegno del capo di un partito di governo".

CANI (PD) Il segretario Pd Sardegna Emanuele Cani ha attaccato l’assessore Nieddu: “È la tecnica del polverone, si attaccano gli altri e si nascondono i propri insuccessi. Come sta facendo il massimo responsabile della sanità in Sardegna, l'assessore Nieddu che attacca il segretario nazionale del Pd”.

“Enrico Letta – ha sottolineato Cani - non ha fatto altro che dire la verità, e cioè che la Sardegna è stata ed è un disastro per le scelte sbagliate della politica regionale. Nieddu dimentica un particolare tutt'altro che irrilevante: a gestire la sanità sarda c'è da due anni e mezzo la Giunta di centrodestra di cui lui fa parte”.

“Quello che sta accadendo nell'Isola è sotto gli occhi di tutti. Un sistema che viaggia a scartamento ultra ridotto. Tamponi e vaccini che arrivano in ritardo. Tracciamenti di cui si hanno pochi elementi, così come si hanno pochi elementi sui test che si stanno facendo agli arrivi in Sardegna. Sarebbe il caso che l'assessore Nieddu – ha terminato il segretario Pd Sardegna - si occupasse di questioni concrete e affrontasse davvero l'emergenza, invece di cercarsi alibi che poi non reggono”.