PHOTO
Pregnant woman making heart on big belly
“Costretta a fare un test di gravidanza sul luogo di lavoro e licenziata un mese dopo perché incinta. Sembrerebbe una storia medioevale, se non fosse invece l'amara odierna realtà vissuta da una ragazza della provincia di Nuoro che, non solo ha subito una grave violazione dei diritti e della privacy, ma ha anche perso il lavoro. Sul rispetto dei diritti e della parità di genere tra donne e uomini in ambito lavorativo purtroppo siamo ancora all'anno zero".
A scriverlo in una nota gli esponenti del Movimento 5 Stelle nel Comitato Politiche di Genere Alessandra Maiorino, Stefania Ascari, Anna Bilotti, Luca Trapanese e Mario Furore.
"Ci chiediamo - aggiungono - quale sia la 'giusta causa' che ha portato al licenziamento. Ma soprattutto ci chiediamo come sia possibile che ancora oggi una gravidanza continui a essere un problema, un ostacolo alla carriera e un motivo per discriminare le lavoratrici. Chiediamo che sul fatto sia fatta piena chiarezza nelle sedi competenti perché simili episodi sono inaccettabili".