"Buongiorno. Ho appena letto il post del reggente perpetuo in cui comunica l'espulsione dal gruppo parlamentare dei 15 senatori, tra cui ci sono anche io, che ieri non hanno dato la fiducia al governo Draghi". Così su Facebook la senatrice pugliese Barbara Lezzi, 49enne ministra per il Sud nel governo Conte I, sulla decisione del M5s di espellere i 15 senatori che hanno votato "No" nel giorno della fiducia in Senato al premier Mario Draghi.  

"Ho preso la decisione - rivela -. Mi candido a far parte del comitato direttivo del M5S (da cui non sono espulsa). Credo che il 41% degli iscritti contrari ad allearsi con tutti, compresi Berlusconi, Salvini e Renzi, debbano essere rappresentati. Sono convinta, inoltre, che se il quesito fosse stato riproposto, come lo statuto prevede, quel 41% sarebbe stato più alto".

Lezzi è infatti esponente dell'ala oltranzista del Movimento, fin da subito contraria all'alleanza di governo e anima del partito del "no" all'appoggio a Draghi su Rousseau. "Auspico, quindi - ha concluso -, la massima serietà nel percorso che porta alle candidature e l'urgenza necessaria a sbloccare l'azione del M5s. Coraggio".