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Prosegue in Consiglio regionale l’esame della Manovra finanziaria da circa dieci miliardi di euro. Approvati gli articoli 3 e 4, rispettivamente su istruzione e ricerca e sull’agricoltura, tra il ritiro di buona parte dei 2.300 emendamenti e un dibattito dominato dagli interventi del centrodestra.
Pur nel solco dell’accordo per arrivare all’approvazione entro domani, non mancano le critiche interne. A cominciare da Alice Aroni (Udc) e Cristina Usai (Fdi), che definiscono gli interventi sull’istruzione “frammentati, senza alcuna strategia” e segnalano “l’esclusione di Sassari per le borse dei dottorati di ricerca”.
Il capogruppo dei Riformatori, Umberto Ticca, chiede più risorse per le scuole paritarie: “Da tempo vengono stanziati 18 milioni ma è necessario aumentare tale importo anche in considerazione dei costi cresciuti nel corso degli anni, si pensi all’energia, agli affitti, alle spese per il personale”. Il testo approvato prevede comunque contributi aggiuntivi agli Ersu di Cagliari e Sassari.
Sul fronte agricolo, molte risorse sono destinate ai Consorzi di bonifica per l’efficientamento delle reti, ma le perplessità non mancano. “Non si capiscono indirizzi e obiettivi di questo articolo – afferma Alessandro Sorgia (Lega Sardegna) – un settore che ha bisogno di riforme strutturali e non di micro interventi”.
Fausto Piga (Fdi) parla di “poco coraggio” e chiede più impegno, “a cominciare dai ritardi sui pagamenti dei contributi del settore agropastorale”. L’Aula riprende con gli emendamenti all’articolo 4, tra cui quello della Giunta che destina 12 milioni per la Lingua blu.