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Degli oltre duemila emendamenti presentati e arrivati questa mattina nell'Aula del Consiglio regionale per l'esame della legge di Stabilità 2025-2027, ne rimarranno in piedi ben pochi.
Entrati nel vivo della discussione sui singoli articoli del testo da circa 10 miliardi della giunta, i consiglieri di maggioranza e opposizione, pur nel gioco delle parti, stanno annunciando via via il ritiro di molti correttivi: segnali di distensione reciproca a dimostrazione del fatto che i tempi di approvazione del testo non saranno lunghi. Resta l'obiettivo di licenziare la manovra entro giovedì sera.
Approvato il primo articolo del testo, disposizione di carattere normativo che definisce la procedura contabile per consentire l'attuazione dei programmi nazionali ed europei e pertanto non comporta oneri aggiuntivi, ora l'Aula è alle prese con il secondo, uno di quelli più spinosi, dei 15 totali, sulla sanità, quello che contiene la maggior parte delle risorse della finanziaria, su cui la minoranza insiste.
Tra le misure contenute nel testo originale, da integrare con diversi emendamenti, su cui c'è condivisione con il centrodestra, le più significative riguardano l'incremento della spesa per l'acquisto di prestazioni da soggetti privati accreditati, l'incremento per ogni assistito ai medici di base e ai pediatri, e i fondi per i medici di base nelle zone disagiate.
"Sulle poche cose buone contenute nel testo noi ci siamo - ha sottolineato il capogruppo dei Riformatori Umberto Ticca -, ma sul resto non ci siamo". Paolo Truzzu, capogruppo Fdi ha voluto sottolineare le mancanze: "Avete tolto 100 milioni dal triennio per il fondo sulle non autosufficienti e altri fondi per le rette delle Rsa". L'aula ha ripreso i lavori nel pomeriggio sull'articolo sulla Sanità.