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“Il presidente della Repubblica resta garanzia di tutti e ne abbiamo rispetto ma arriva in Sardegna per quella che più una celebrazione gioiosa appare la visita al capezzale di un ammalato grave. Il nostro Statuto compie 70 anni ma ne dimostra 200 tanto è stato oltraggiato, trascurato, ignorato, calpestato, sia dalle istituzioni che avrebbero dovuto difenderlo e valorizzarlo e sia da una classe politica totalmente scollegata dalla realtà sarda”. Così afferma Anthony Muroni, portavoce di AutodetermiNatzione sulla visita di Mattarella per le celebrazioni dei 70 anni dello Statuto sardo.
"Con 7.000 giovani che migrano e 3.000 nascite in meno all’anno - continua il capolista al Senato - c’è poco da festeggiare, perché vuol dire solo una cosa: che lo Statuto non è stato applicato o non funziona. O entrambe le cose. Per cambiare questo stato di cose c’è poco da affidarsi a forze esterne che hanno solamente prodotto la desolazione che ci circonda. L’unica via di uscita è quella di avviare la costruzione di un blocco nazionale sardo che non deleghi più a nessuno il proprio futuro ma si assuma la responsabilità di avviare il cambiamento necessario"
“Il nostro progetto è quello di festeggiare - nel 2028 - gli 80 anni dello Statuto con gran parte della nostra rivoluzione tranquilla già avviata, con una Sardegna autodeterminata e governata finalmente nell'interesse dei cittadini - mai più numeri - da una rinnovata classe politica competente con testa cuore e anima in Sardegna”, ha concluso Muroni.