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Riaffermare l'importanza dell'integrazione europea e dei valori su cui si fonda da quasi un settantennio, in due Paesi che invece negli ultimi anni spesso si sono trovati in contrapposizione con le istituzioni di Bruxelles, anche se ragioni geopolitiche legate alle vicende internazionali, in primis la guerra in Ucraina, più di recente giocoforza hanno fatto pendere il piatto della bilancia più dalla parte della visione multilaterale che di quella sovranista. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sarà da domani pomeriggio in Polonia per una Visita di Stato di tre giorni, prima di spostarsi per un giorno e mezzo in Slovacchia per una Visita ufficiale.
In programma anche una sosta ad Auschwitz e Birkenau, tappa prevista in tutti i viaggi dei Capi di Stato in Polonia e che naturalmente non va letta alla luce delle polemiche che nelle ultime settimane hanno animato il dibattito politico italiano. Era programmata da quasi un anno, vale a dire da quando nell'agenda del Quirinale è stata inserita la missione a Varsavia e Cracovia.
Lunedì mattina alle 11 il primo appuntamento per Mattarella, che verrà ricevuto dall'omologo polacco Andrezej Duda, con il quale poi alle 12.30 incontrerà i giornalisti, prima del Pranzo di Stato previsto in serata. Al centro dei colloqui, oltre ai rapporti bilaterali particolarmente proficui sul piano economico e culturale, con un notevole interscambio commerciale e una fortissima presenza di imprese italiane, le questioni legate all'integrazione europea e più in generale al dialogo e alla cooperazione internazionali, soprattutto alla luce del conflitto ucraino.
L'attacco della Federazione Russa ha visto infatti la Polonia schierarsi subito a sostegno di Kiev, in prima linea insieme a Stati Uniti e Gran Bretagna, giocando quindi un ruolo fondamentale nella protezione del fianco Est della Nato e anche dell'Unione europea. Basti pensare all'aumento delle spese militari, salite al 4 per cento del pil, e all'accoglienza di un milione e mezzo di profughi ucraini.
Le questioni legate alla sicurezza, ma anche alla gestione dell'immigrazione, che vede oggettivamente Polonia e Italia particolarmente esposte per la loro posizione geografica, troveranno quindi ampio spazio nei colloqui tra Mattarella e Duda.
Temi che il Capo dello Stato nella giornata di martedì avrà modo di riprendere anche negli incontri con il Primo ministro polacco, Mateusz Morawiecki, e con i presidenti della Camera, Elzbieta Witek, e del Senato, Tomasz Grodzki.
Nel pomeriggio sempre di martedì, il Presidente della Repubblica, che nel viaggio sarà accompagnato dalla figlia Laura e dal viceministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, sarà ad Auschwitz, dove deporrà una corona di fronte al Muro delle esecuzioni, quindi visiterà il Museo insieme alle sorelle Andra e Tatiana Bucci, sopravvissute alla deportazione nel campo di concentramento, e agli studenti di tre istituti italiani: il Liceo scientifico-classico-scienze umane 'Leonardo da Vinci' di Terracina; il Liceo classico 'Rinaldini' di Ancona; il liceo Pujati di Sacile.
Successivamente Mattarella si sposterà nell'area del campo di Birkenau, dove parteciperà alla cerimonia di conclusione della Marcia dei vivi, appuntamento che si svolge ogni anno per celebrare le vittime della Shoah il 27esimo giorno di Nissan in base al calendario ebraico, che quest'anno corrisponde al 18 aprile su quello gregoriano.
Mercoledì, ultimo giorno della visita in Polonia, Mattarella sarà a Cracovia, dove deporrà una corona presso la lapide che ricorda la deportazione ad opera della Gestapo, il 6 novembre 1939, di professori, docenti e assistenti dell'Accademia mineraria e dell'Università Jagellonica. Qui alle 10.30 il Capo dello Stato terrà una prolusione, occasione per ribadire ancora una volta l'importanza del processo di integrazione europea.
Quindi, dopo la visita al Collegium Maius dell'Ateneo e al Museo Czartoryski, il Presidente della Repubblica si trasferirà a Bratislava, per iniziare la Visita nella Repubblica Slovacca, a trent'anni dalla separazione con la Repubblica Ceca, esempio virtuoso di una divisione avvenuta in maniera pacifica, tanto da non compromettere un partenariato assai stretto che è proseguito in questi tre decenni.
Anche in questo caso i temi legati al conflitto ucraino avranno un'importanza centrale, in un momento nel quale sia in Polonia che in Slovacchia inizia a registrarsi qualche crepa nell'opinione pubblica rispetto alla necessità di garantire il sostegno a Kiev, anche per una capillare opera di disinformazione veicolata dalla Federazione russa.
La prima tappa di Mattarella sarà alla base aerea di Malacky-Kuchyna, dove è schierato anche il sistema missilistico di difesa aerea Samp/t con 150 artiglieri controaerei dell’Esercito italiano, inquadrati nell'operazione di protezione del fianco est della Nato. Il Capo dello Stato porterà il suo saluto ai militari italiani, accompagnato dal generale Francesco Paolo Figliuolo, comandante del Vertice Interforze, poi visiterà il Centro operativo tattico.
Giovedì la giornata sarà invece dedicata agli incontri politici. Mattarella alle 10 vedrà la Presidente della Repubblica slovacca, Zuzana Caputova, quiindi alle 13.30 il Primo ministro, Eduard Heger. Le questioni relative all'Unione europea troveranno di sicuro ampio spazio, in un Paese che fa parte del cosiddetto Gruppo di Visegrad, che proprio grazie all'attuale guida slovacca sta assumendo rispetto a Bruxelles posizioni più moderate.