Va avanti il disegno di legge sugli staff della Giunta Solinas.

Oggi l'Aula ha approvato la norma più contestata di tutte, l'articolo 7 che riguarda l'articolazione dell'Ufficio di Gabinetto del presidente della Regione. Sono circa quaranta, secondo la versione emendata dell'articolo, i componenti dell'ufficio. Domani si proseguirà alle 11 con la norma relativa agli staff degli assessori. Manca ancora la nuova tabella con la copertura finanziaria "corretta" annunciata dalla Giunta nei giorni scorsi. La legge, ha ribadito infatti il capogruppo del Psd'Az Franco Mula, costerà la metà rispetto ai sei milioni di euro indicati nella relazione finanziaria.

Sono intervenuti: Francesco Agus (Progressisti) che ha chiesto la votazione per parti;  Massimo Zedda (Progressisti) che ha sottolineato che questo emendamento anziché diminuire i costi li aumenta.  Mentre la sanità è allo sbando - ha affermato - il Consiglio regionale è impegnato da oltre un mese e mezzo in una discussione sulle “poltrone”. Francesco Agus (Progressisti) ha detto di non capire perché si era rinunciato, da parte della maggioranza, a quella che definivano la “irrinunciabile revisione dei costi”. Desirè Manca (M5S), annunciando il voto contrario a questo emendamento, ha detto che la cifra di 6 milioni di euro non basterà e che è sorpresa che questo emendamento porti la firma dei Riformatori sardi. Roberto Li Gioi (M5S) ha parlato di un emendamento adottato dalla maggioranza per accorciare i tempi. Questo è il “canguro riformatore”, un canguro dal marsupio molto capiente che contiene svariati milioni di euro e un numero di poltrone indefinito.

Per Maria Laura Orrù (Progressisti) l’unico intento della maggioranza è quello di far saltare tutti gli altri emendamenti. Non si tratta di una riorganizzazione della macchina amministrativa ma solo uno spostamento di potere sulla presidenza, questa è la scelta di questa maggioranza. Gianfranco Ganau (PD), esprimendo il suo voto contrario, ha detto che si tratta di un emendamento che fa gettare la maschera al centrodestra, perché l’emendamento non modifica nulla. Questa maggioranza – ha aggiunto - continua a raccontare bugie colossali ai sardi dicendo che ci sarebbe stato un contenimento di costi e personale e, invece, i costi sono gli stessi. Per Ganau questo emendamento è identico al testo, è inopportuno, sbagliato e costoso.

Giuseppe Meloni (Pd) ha affermato che rispetto al testo l’unica novità è un autista in meno, cosa cambia? Avete annunciato tagli ma in realtà non ce ne sono. Bisogna fare chiarezza. Dobbiamo dire a tutti che le spese sono molto molto superiori. Continueremo a fare ostruzionismo. Diego Loi (Progressisti) ha evidenziato in questo emendamento elementi contrastanti. Un aspetto interessante è il principio enunciato, che è quasi un monito che arriva alla maggioranza dalla stessa maggioranza, che si deve utilizzare il personale interno. Nonostante il principio sia condivisibile però il voto sarà contrario.Salvatore Corrias (PD), ha annunciato il voto contrario perché con questo emendamento non cambia nulla. L’unica novità è che c’è un autista in meno.

Michele Cossa (Riformatori) ha ricordato che in Sardegna, "in virtù dell'elezione diretta del governatore prevista dal 2004, vige un sistema presidenziale con evidenti ricadute quali l'aumento di responsabilità in capo al presidente, tuttavia l'assetto istituzionale e organizzativo è rappresentativo del vecchio modello ministeriale che gli stessi ministeri hanno dismesso da tempo immemorabile ed è regolato da una legge vecchissima". E sempre Cossa ha criticato l'opposizione quando mette in discussione il fatto che il presidente della Regione possa avere un autista: "State attenti agli argomenti che usate".