"L'opposizione fa notare che nel programma di FdI c'era, tra i punti, una voce sulla sterilizzazione delle entrate dello Stato su energia e carburanti, con un'automatica "riduzione di Iva e accise". Significa che se hai maggiori entrare dall'aumento dei prezzi del carburante le utilizzi per abbassare le tasse. Ma noi non avevamo maggiori entrate, ovviamente. Quindi si tratta di un impegno molto diverso dal "taglieremo le accise". Obiettivo che continuiamo a condividere e sul quale lavoreremo, ma impegno che nell'attuale contesto non potevamo prenderci". Lo scrive Meloni in un suo commento su Fb alla sua ultima puntata degli Appunti.

I gestori ipotizzano lo sciopero. Una riunone tra le tre sigle che rappresentano i gestori dei carburanti: Faib-Confesercenti, Fegica e Figisc-Confcommercio nel poeriggio ha messo sul tavolo la richiesta di un incontro con il Governo per fare il punto dopo il decreto. Si valutano anche altre iniziative e tra queste anche uno sciopero dei benzinai a fine mese. Ma nulla è ancora deciso. "Invece di spalmare 10 miliardi abbiamo deciso di concentrare le risorse su chi ne aveva più bisogno. Abbiamo fatto una scelta che rivendico e che è di giustizia sociale". Lo afferma la premier Giorgia Meloni in un video sui social.

"Ci dicono che abbiamo sbagliato i calcoli - aggiunge - io ho sentito di tutto, io il prezzo della benzina lo sto monitorando. Il dato che è stato pubblicato sul sito ministero Made in Italy era 1.812, un prezzo che ci piacerebbe più basso però quanto cambia rispetto a quello vissuto negli anni precedenti". Caro-benzina, Meloni: 'Con il taglio delle accise non ci sarebbero stati altri aiuti' "Per tagliare le accise non avremmo potuto aumentare il fondo sulla sanità, la platea delle famiglie per calmierare le bollette domestiche, per i crediti delle pmi: tutte queste misure sarebbero state cancellate per prevedere il taglio della accise".

"La gran parte dei benzinai è onesta e responsabile e a tutela loro dobbiamo intervenire. In cdm abbiamo deciso di rafforzare le norme sanzionatorie per chi non adempie alle comunicazioni previste dalla legge e abbiamo stabilito che ogni benzinaio esponga il prezzo medio giornaliero". "Io sono convinta delle scelte che ho fatto perché penso che fosse più sensato aiutare chi ha il salario basso - ha detto Meloni -, chi non aveva un posto di lavoro, chi non riesce a fare la spesa piuttosto che usare le risorse per consentire diciamo a me, parlo di me, che comunque ho uno stipendio di tutto rispetto di pagare la benzina di meno. Questo è un governo che deve fare delle scelte".